In tutti i piccoli paesi ci sono personaggi “particolari” e tutti li vedono a loro modo, qualcuno usa la loro “diversità”, spesso per sentirsi più normale, più tranquillo nella propria esistenza. Sono poche le persone che comprendono gli sforzi di queste persone per integrarsi nella comunità, nonostante alcune “differenze”, fisiche o psicologiche.

Nei paesi, da sempre, il limite tra “il personaggio” e la persona è un confine estremamente sottile, ma quando questi “personaggi” spariscono si percepisce un vuoto particolare. E' scomparso Massimiliano, un ragazzo ancora giovane che finalmente aveva trovato un lavoro e attraverso i suoi sforzi si era integrato nella comunità. Il primo dolore è quello della famiglia che da sempre gli è stata vicina e questo nessuno lo può comprendere.

Per il paese, oltre Massimiliano, se ne è andato “Massi”, un personaggio del quale ognuno ha un ricordo diverso. Il mio è legato a una partita di pallone. Ero bambino e con noi pulcini del Tuscania in un amichevole fecero giocare anche lui, che come sempre seguiva tutte le attività del paese. Rivedo i calzoncini e la maglietta troppo stretti per il suo gigantesco corpo confrontato con noi bambini. In un momento di quella partita fece partire un violento tiro di punta e la palla colpì la traversa.

Era una di quelle porte che si usano a metà campo, per i piccoli, spesso senza rete e che non sono fissate bene a terra. Ricordo chiaramente la palla rimbalzare in aria e la porta crollare indietro. Poi un secondo di silenzio assoluto e infine le risate generali, avversarsi compresi, per quel momento assurdo.

Ricordo il mio stupore quando lui si rivolgeva alle persone, chiamandole per nome, tutte perché lui conosceva chiunque. Ad ognuno di noi, mancherà in un modo e con un ricordo diverso, ma tutti noi abbiamo perso una piccola parte di noi stessi.

Stefano Mattei