E' stato un altro consiglio comunale dai toni estremamente accesi e con un discreto pubblico formato soprattutto dai soci del centro anziani che hanno potuto vedere l'ufficializzazione del commissariamento del loro “circolo”. Per guidarlo in questo periodo di transizione è stato scelto Fabrizio Fava, un dipendente comunale come prevede la legge dipendente comunale.

Il pubblico è rimasto piuttosto spaesato dato che la dura discussione non è ancora semplice comprendere tutti i motivi e le implicazioni di responsabilità a seguito di questa vicenda.

Il commissariamento sembra la soluzione al quale è giunta la quasi totalità del consiglio a causa dei diversi problemi riscontrati dalla commissione come la mancanza parziale dei verbali consultivi e dei verbali interni di approvazione di bilancio e la mancanza di ratificazione del presidente da parte del comune che logicamente crea forti imbarazzi legali.

Mentre la questione dei “fondi regionali” non è stata affrontata, ma sembra essere un problema distinto dagli altri, considerando che esiste prova di come i soldi sono stati spesi, ma rimane sempre da verificare la qualità delle scelte.

Un altro punto fortemente dibattuto è stata la situazione delle case popolari, con l'approvazione di inoltrare la “proposta Ezio Brachetti”alla regione per richiedere un trattamento particolare di assegnazione considerando che Tuscania possiede case popolari con alta metratura, ma famiglie con nuclei famigliari contenuti e quindi rischiano di perdere i privilegi.

In generale dalla discussione è emerso quanto resti grave la situazione delle case popolari, ma l'amministrazione ha fatto sapere che ha richiesto un tavolo con prefetto e con i responsabili della Ater proprio per “sradicare il problema delle occupazioni”. Approvati tutti gli altri punti tra cui alcune modifiche di bilancio a favore per dei fondi alla cultura, i e l'integrazione di nuovi consulenti esterni per l'ufficio tecnico.

Stefano Mattei