LA COMUNITÀ “IL PONTE” HA LASCIATO TUSCANIA
Pubblicato da
Valeri Sebastiani in
L'Opinione 12/12/2010 00:12:39
La Comunità “Il Ponte” ha lasciato Tuscania e si è recentemente trasferita alla sede centrale di Civitavecchia. Dopo quasi venti anni di permanenza presso la struttura comunale in località il Cerro, affidata in convenzione al parroco responsabile Don Egidio, la comunità terapeutica che a Tuscania ha svolto un lungo ed importante lavoro di solidarietà per ragazzi in difficoltà ha scelto per le sue attività altri luoghi.
Il centro di Tuscania era gestito in maniera ineccepibile. Molti ed importanti sono stati i lavori e gli investimenti sulla struttura. Moltissime poi le iniziative per inserire la comunità all’interno del tessuto sociale tuscanese.
Momenti di apertura e di incontro come gli spettacoli natalizi e la festa della Madonna del Cerro. Quando la comunità aprì i battenti vennero organizzati degli incontri con i coetanei tuscanesi dei ragazzi ospitati nella struttura, incontri per sensibilizzare i più giovani sui problemi legati alla tossicodipendenza e per aumentare la tolleranza verso chi tali problemi li vive sulla propria pelle. Un’ esperienza di arricchimento che creò anche rapporti di amicizia.
Anche da questi presupposti nasce la proposta di Dario Mencagli di organizzare un incontro di saluto tra la comunità, la cittadinanza di Tuscania e l’ amministrazione comunale.
La storia della struttura del Cerro nasce nel 1971, con l’apertura della scuola materna Bambini del mondo, finanziata interamente da un’associazione d’oltralpe, con l’opera gratuita di volontari (i Soci costruttori IBO) stranieri, italiani di altre regioni, tuscanesi.
Quando la scuola materna chiuse e tornò nel pieno possesso della cittadina, rimase in abbandono per anni prima di venir ristrutturata ed assegnata alla Comunità Il Ponte con una convenzione che scaduta il 30 settembre scorso la stessa non ha rinnovato. Ora cosa accadrà? Ancora abbandono e decadimento? Per la struttura del Cerro sono state già presentate all’amministrazione comunale due diverse proposte.
Una avanzata già nel maggio scorso dall’ AGESCI e dal MASCI, con la cooperativa Alice, che vorrebbero farne un centro nazionale di scoutismo aperto anche a finalità di interesse sociale. Progetto che vede il consenso dei coordinatori nazionali delle associazioni.
L’altra, ancora non ufficializzata, proviene dalla Parrocchia del Sacro Cuore e sembrerebbe prevedere oltre all’uso delle strutture comunali, anche il recupero dello storico romitorio di S.Giovanni della Croce. Interpellata a tal proposito, l’amministrazione comunale ha dichiarato che procederà quanto prima alla valutazione dei progetti proprio per non rischiare che questo patrimonio pubblico vada abbandonato, anzi, ha ribadito l’importanza del recupero del luogo impegnandosi nel reperimento di fondi da destinare a tale scopo.