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LA RISERVA INESISTENTE
Pubblicato da Stefano Mattei in Nuovo Corriere Viterbese • 13/08/2010 10:18:50
In questa estate tuscanese, dove continuano le discussioni sulla qualità degli eventi folkloristici e culturali per un rilancio del turismo, la riserva naturale continua ad essere un “elemento estraneo”. La stragrande maggioranza dei cittadini, e di conseguenza anche i turisti, semplicemente “scordano” l'ambizioso progetto del parco/riserva che non viene sfruttato, o pubblicizzato in maniera adeguata se evidentemente persiste questa “amnesia popolare”.



Pochi mesi fa l'assessore provinciale Piazzai aveva celebrato l'approvazione del progetto di rilancio. “Si tratta- ha detto dice l'assessore all'ambiente- di uno strumento di pianificazione essenziale previsto dalla legge sui parchi a cui dovrà seguire un piano di promozione economico-sociale della riserva, che costituisce un passo in avanti per l'affermazione dell'area nel contesto provinciale”.

Concretamente però gli effetti di queste azioni non vengono percepiti dai cittadini. In particolare l'inaugurazione del centro di informazioni, che doveva essere una base per tutte le attività legate alla riserva, aveva portato grande speranza sullo sfruttamento dell'area, ma l'entusiasmo, almeno apparentemente, sembra essersi sgonfiato.

La struttura dell'ufficio situata vicino piazza Andersen, nell'area più comunemente chiamata “le Quercette”, esiste ed è sicuramente di valore, ma non si trovano le informazioni necessarie per accedervi. Non ci sono gli orari di apertura e chiusura affissi e non si trovano in rete, nel sito dedicato alla riserva di Tuscania che rimanda alla sede dell'assessorato all'ambiente di Bomarzo.

Questi sono altri segnali evidenti della distanza di una grande risorsa come quella della riserva naturale dalla vita quotidiana e in particolare turistica del paese.

Al contrario, invece di arricchire i cittadini sembra svantaggiarli, dato che molti continuano a lamentare la “sfortuna” di avere una proprietà nel “parco”, cosa che li porta a subire le particolari leggi vigenti per le aree di questo tipo.

Stefano Mattei


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