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CARAMBA CHE SILENZIO C’E’ A TUSCANIA
Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo • 07/07/2010 06:25:46
“Un silenzio così nel centro storico erano anni che si doveva verificare”. Siamo in piena stagione estiva il caldo alla fine anche quest’anno è arrivato e molti usano dormire con le finestre aperte.

Al contrario degli anni trascorsi fa notizia adesso il silenzio notturno e la relativa assenza di proteste di quanti, specialmente nel centro storico, venivano disturbati dai rumori, dai suoni e dalle grida che inevitabilmente accompagnavano le decine e decine di manifestazioni che fino all’anno scorso sono state realizzate nei mesi di luglio ed agosto.

“Un silenzio assordante che a noi disturba più del chiasso e della musica ad alto volume”. Sono i giovani che soffrono di più questa situazione e che si lamentano della scarsità di proposte. “E’ vero che quest’anno oltre alle innumerevoli iniziative in cartello nel capoluogo provinciale, abbiamo la possibilità di spostarci anche su Tarquinia, Montalto e Orvieto, ma ci piacerebbe che almeno per rispetto della grande tradizione dell’estate tuscanese qualcosa venisse proposto anche nel nostro paese”.

E’ vero che tornare indietro è sempre difficile ma quest’anno si profila a Tuscania una stagione magrissima in tema di spettacoli. Qualcosa sarà realizzato ma sarà concentrato nella prima decade di agosto, quella dedicata ai Santi Patroni. “Non ci vedo niente di strano – afferma un anziano ex consigliere comunale – questo è un periodo di vacche magre e bisogna utilizzare le poche risorse disponibili nelle cose indispensabili.

Senza la musica, il teatro e il ballo non si muore, senza mangiare invece sì. Quelli della mia generazione erano abituati a fare festa solo per i Santi Martiri. Venivano i cantanti una sera a Piazza Nova e ci portavamo la sedia da casa.

Quello spettacolo di arte varia, con il mago, l’imitatore e la cantante di bella presenza, precedeva i fuochi di artificio. Con l’ultimo grande colpo a vuoto si chiudeva lo spettacolo pirotecnico della ditta Bellafante in Teverina e ci si dava appuntamento al prossimo anno. Per noi era tutto qui. Adesso invece bisogna divertirsi tutte le sere che a fatto Dio”.


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