Una gran bella parata per la festa della Repubblica, nella splendida cornicedei Fori imperiali; una sfilata in pompa magna, senza badare a spese.
Perfesteggiare la repubblica di Andreotti e Gava, di Craxi e De Michelis, diMastella e Scajola. La repubblica delle tante, troppe stragi impunite, e deiservizi "deviati" che magari erano lì a batter le mani. Figurarsi se mi commuovoper le "frecce tricolori" o per i bersaglieri, corpi pure seri, ma che da unavita servono delle oligarchie corrotte.
Mi commossi e tanto per i fratelliMattei bruciati vivi, per Sergio Ramelli e Mantakas, uomini che non ha piantomai nessuno di questa repubblica. Non capisco gli italiani che vanno adapplaudire questa gente, che non è capace di farsi restituire un criminale dalBrasile come Battisti.
Un ridicolo patriottismo da shopping domenicale, damacchine fotografiche, con tanto colore e nessun contenuto. Una bella borsa madein Italy, la Patria, bella e firmata, ma piena di siringhe per l'eroina. Come seun padre di famiglia morto in autostrada o in un cantiere, avesse meno dirittie dignità di un soldato ben pagato, in giro per il mondo.
Non le disprezzoaffatto queste forze armate, ma non le amo, non provo alcun trasporto. Ci vedodentro tanto potere, tanto business, tanta pagnotta. Ancora una volta penso cheuna Patria ed una comunità , senza una fede o un credo condiviso, vanno beneper i mondiali di calcio e per gli strapagati calciatori. Mi affido al maestroFederico Nietzsche che recita"lo Stato è il più gelido dei gelidi mostri.
Creatori furono coloro che crearono i popoli e su di loro affissero una fede edun amore; così facendo servirono la vita. " LUIGI CARDARELLI