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BOSCO COMUNALE: CACCIATORI E FUNGAROLI: STRADE IMPRATICABILI
Pubblicato da Fiorenzo De Stefanis in Corriere di Viterbo • 12/11/2010 06:47:11
Per dare il senso delle proteste dei cacciatori e dei ricercatori di funghi non bastano i versi resi in prosa del divino Dante Alighieri: “All’improvviso mi trovai in un bosco buio, perché avevo perso la giusta via. E’ difficile raccontare come era, questo bosco selvaggio, pieno di sterpi e difficile da attraversare, tanto che solo a pensarci, ho di nuovo paura!”.

Come nell’allegoria di Dante che costituisce l’antefatto della Divina Commedia anche il bosco comunale riserva è diventato impraticabile. Le strade ed i sentieri realizzati con i fondi regionali per rendere agevole l’ingresso e la viabilità ai mezzi antincendio non esistono più.

Arbusti, rovi ed una folta vegetazione hanno cancellato tutte le strade. “Come amanti della caccia abbiamo contribuito a ripulire più volte queste strade – afferma uno dei cacciatori – ci siamo impegnati volontariamente per la salvaguardia dell’ambiente, immaginate cosa può succedere in caso di incendio, se non esiste più la possibilità di intervenire all’interno del bosco con i mezzi antincendio e di soccorso”.

La realizzazione delle strade e dei sentieri all’interno del bosco è costata alla collettività molti soldi, queste opere e questi investimenti pubblici risultano inutili se non vengono effettuate costantemente opere di manutenzione.


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