INQUINAMENTO FIUME MARTA: ITALIA NOSTRA E S.I.B. CHIAMANO IN CAUSA ANCHE IL COMUNE DI TUSCANIA
“Quello che vogliamo condividere è l’idea che la responsabilità della qualità delle acque del fiume e del mare, sono di tutti i comuni che utilizzano il Marta per immettere le acque dei propri depuratori, per non lasciare al sindaco del comune di Tarquinia tutto il carico delle responsabilità e l’onere economico alle aziende balneari di Tarquinia, colpite dal divieto di balneazione”. Così le associazioni di Tarquinia Italia Nostra e S.I.B. nella presentazione del convegno “Paesaggi Sensibili” in programma oggi pomeriggio nella Sala Conferenze del Monastero delle Benedettine a Tarquinia coinvolgono, giustamente, anche il comune di Tuscania sui problemi dell’inquinamento delle coste.
Sono anni che il depuratore di Guado Cinto non funziona ed è già passato un anno dallo stanziamento da parte dell’amministrazione provinciale dei fondi necessari per rendere finalmente funzionante il depuratore comunale.
Il progetto finanziato prevede: l'innalzamento delle pareti di alcune vasche esistenti, la riconversione funzionale di altre unità, e solo in parte la realizzazione di nuove vasche, quasi interamente fuori terra.