CONTINUANO LE DISCUSSIONI SUI CENTRI ESTIVI
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 06/06/2010 18:56:54
Continuano le discussioni per i centri estivi tuscanesi. Alessandra Sanetti, presidente dell'associazione “Un angelo tra le nuvole”, ha cercato di abbassare i toni, in merito alle sue ultime dichiarazioni, ma evidentemente dai diversi commenti scaturiti la questione sembra essere più complessa di quanto sembra.
“Tra me, l'associazione che rappresento e Don Pino- dice la Sanetti- in passato ci sono state incomprensioni di diversa natura, non per questo non rispetto il lavoro che lui e i suoi collaboratori stanno portando avanti. Non vorrei che le mie dichiarazioni possano creare complicazioni o dimostrare un mio particolare astio nei confronti di nessuno. Spero che il nostro impegno, nonostante le nostre divergenze passate possa comunque essere importante per fare del bene e dare un contributo ai ragazzi, perché poi è questo quello che importa maggiormente credo a tutti noi”.
Le polemiche sono partite perché molti considerano il “Grest” fatto da un “Angelo tra le nuvole”, che partirà dal 1 al 21 Luglio, non un vero e proprio “Grest”. Questo, anche se ne ha il nome, e la differenza è solo nelle posizione dei punti nel nome. Quindi “non ufficiale” rispetto a quello promosso dalla Chiesa e in particolare da Don Fedoro, che sarà dal 21 al 29 giugno.
Oltre i “due Grest”, come dichiarato dall'assessore Ezio Brachetti, probabilmente i ragazzi potranno anche avvalersi dei centri estivi che il comune sta tentando di far partire alla fine di luglio se verranno superate le riserve soprattutto in maniera di costi. Un chiaro paradosso anche nella tipologia delle offerte, quella laica con sfondo cattolico di “Un angelo tra le nuvole” evidentemente con un certo “attrito” con la curia, quella completamente cattolica proposta dalla parrocchia e quella laica del comune.
Quindi tre offerte diverse, che hanno logicamente creato seri dubbi all'opinione pubblica, considerando che non si è riusciti a coordinare l'impegno in un unica “colonia” da offrire ai ragazzi, i quali rimangono il vero punto centrale della questione.
Stefano Mattei