NESSUNA RISPOSTA PER GLI OPERAI DELLA CARTIERA DAL CONSIGLIPO COMUNALE STRAORDINARIO
Nessuna risposta per gli operai della Cartiera dal Consiglio Comunale straordinario di martedì 2 febbraio. Nessuna risposta alla richiesta più volte avanzata all’azienda rappresentata dalla Sig.ra Olena Zharikova, sia dai sindacati che dai politici presenti, di ritirare i licenziamenti.
Il Consiglio Straordinario è stato appositamente voluto dai sindacati CISL e CGL che hanno fatto richiesta all’amminostrazione comunale di poter intervenire, richiesta che è poi pervnuta anche dall’UGL ma non dall’ azienda. Un passo avanti nel consiglio di martedì forse si è fatto. CGL, CISL, UGL e Azienda sono giunti all’ unica conclusione possibile: aprire un nuovo tavolo di trattive in prefettura, iniziativa che l’amministrazione comunale ha immediatamente sostenuto chiedendo la disponibilità al prefetto che già oggi potrebbe comunicare la data ufficile dell’incontro che si terrà nell’immediato.
Quella di un nuovo tavolo di trattative non era certo la risposta che si aspettavano gli operai licenziati, la maggior parte dei quali presenti nellì’aula consigliare .La presenza della Sig.ra Zharikova al consiglio aveva infatti fatto ben sperare i dipendenti in quanto, data la modalità del consiglio, fino all’ultimo la sua partecipazione era incerta.
Determinante ai fini dell’incontro la partecipazione dell’On. Parroncini e quella dell’assessore Provinciale Piazzai che hanno ribadito la piena disponibilità delle istituzioni nei confronti dell’azienda al fine di garantrire quegli ammortizzatori sociali e quei finanziamenti per l’innovazione tecnologica e l’adeguamento alle leggi per la tutela dell’ambiente che di certo servono all’impresa, tutte misure che prevedono come condizione quella del ritiro dei licenziamenti: un occasione servfita su un piatto d’argento per l’azienda che però non l’ha colta giudicando inappropriata la sede e aspettando i tempi e luoghi più adatti del tavolo in Prefettura.
Al di là dell’amarezza per aver visto sfiorare un ulteriore possibilità di mettere fine alla vicenda, lo scopo del Consiglio voluto dai sindacati è stato raggiunto. Motivo dell’incontro di martedì non era il ritiro dei licenziamenti, problema che non si sarebbe nemmeno posto se l’ azienda, come c’era da aspettarsi, non fosse intervenuta, ma bensì un documento politico di sostegno ai dipendenti e alle loro famiglie e di impegno nel futuro dell’azienda. Sia Fortunato Mannino CISL che Miranda Perinelli CGL e Margherita De CesareUGL, hanno potuto verificare personalmente la piena disponibilità, alle loro richieste, dell’ intero consiglio comunale e delle autorità politiche intervenute.
L’atmosfera già calda del consiglio, si è ulteriormente surriscaldata quando, dopo una sospensione della seduta ed un colloquio privato delle istituzioni con sindacati e azienda, gli operai sono venuti a conoscenza del verdetto della serata: rimandare ancora la decisione ad un nuovo tavolo di trattative. Delusi tutti, operai in primis che, non dimentichiamo, da quattro mesi ormai non percepiscono stripendio.
Il nuovo timore adesso è quello che emergerà dal tavolo in Prefettura: la paura è quella che i licenziamenti verranno ritirati soltanto dietro accettazione di proposte inammissibili come la perdita degli arretrati. Intanto gli operai intendono proseguire il percorso legale intrapreso con il ricorso al giudice del lavoro.
Non dimentichiamoci che alla base della vicenda c’ è il licenziamento di 23 operai a causa di sciopero, diritto sancito dalla costituzione italiana, ed il licenziamento di alcuni operai in malattia: se si andasse fino in fondo con il ricorso, la gestione molto probabilmente dovrebbe dichiarare fallimento.
Valeria Sebastiani