I BILANCI INCOMPRENSIBILI DEL CENTRO ANZIANI
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Nuovo Viterbo Oggi 17/05/2010 21:33:00
Sono attese per il prossimo giugno le elezioni per il rinnovo delle cariche nel Centro Anziani di Tuscania che come da statuto, sono fissate ogni tre anni. Da tempo gli iscritti lamentavano a più riprese lo stato di “confusione” che regnava nell’amministrazione dello stesso, dalle delibere inesistenti, all’irregolarità nella convocazione ed espletamento delle assemblee, fino all’ultimo clamoroso “caso bilancio” su cui vale la pena di soffermarsi.
Quando all’assemblea dei soci è stato presentato il bilancio relativo all’anno 2009 per l’approvazione, ci si è accorti che lo stesso mancava di consuntivo di spesa e si è chiesto l’intervento del comune. A conti (ri) fatti è emerso che le entrate relative all’anno 2009 non erano di 6.121,54 euro ma bensì di 15.587,43 euro. Una differenza di oltre 9.000 euro che la dice lunga sulla gestione pressapochista che ha regnato negli ultimi anni.
Per il centro che dipende amministrativamente e funzionalmente dal comune di Tuscania, è stato un duro colpo che ha tirato in ballo lo stesso consigliere comunale delegato ai servizi sociali Ezio Brachetti. Di fronte alle continue illegalità di condotta, Brachetti ha dichiarato in pubblica assemblea di soprassedere al commissariamento del centro soltanto in vista delle imminenti elezioni di giugno. Molti soci hanno riposto proprio nelle elezioni le loro speranze di mettere la parola fine ai vizi di legalità nati dalla continua inosservanza dello statuto, fino a che si è verificato una sorta di “colpo di mano” che ha gettato tutti nello sgomento. Il comitato di gestione del centro è stato convocato in comune per firmare un documento con il quale l’esistente centro anziani si sarebbe costituito in Associazione di Promozione Sociale .
Una convocazione circondata da un fitto mistero, della quale i convocati hanno conosciuto il motivo soltanto quando si sono recati in comune e sono stati messi alle strette per firmare con la motivazione che in tal modo il centro anziani avrebbe acquisito maggiore autonomia dal comune, che la firma era una prassi ed il passaggio ad associazione autonoma un atto quasi dovuto che seguiva il trend generale di tutti gli altri centri per anziani di Italia.
Alcuni dei convocati si sono opposti alla firma, in ragione delle norme previste da statuto che obbligano in tale circostanza il consenso della metà più uno degli iscritti. In realtà con la firma del documento sarebbe stato nominato di fatto il nuovo comitato di gestione del centro che sarebbe durato in carica altri tre anni, indisturbatamente ed in barba alla democrazia delle elezioni. Il comune voleva forse favorire l’attuale dirigenza che ha portato alle, certamente non edificanti, condizioni attuali? Perché se, fino ad allora, lo stesso consigliere comunale si era opposto al modus operandi in vigore?Forse qualcuno ha dato indicazioni diverse in proposito?..
Il pensiero che ormai ha preso forma in molte menti degli iscritti e che trova larga condivisione anche all’esterno è proprio che ci sia una volontà di confermare l’attuale dirigenza tanto che, anche se la candidatura dell’attuale presidente non potrebbe essere accettata avedno svolto i due mandati previsti dallo statuto, ora è trapelata la volontà dell’amministrazione di accettarla lo stesso in virtù del fatto che uno dei due mandati non sarebbe stato espletato completamente.
Sulla cavillosa questione si sta aprendo una vera battaglia in ragione del fatto che la legge definisce espletati anche mandati svolti parzialmente. Se il pensiero fosse fondato, quali sarebbero i motivi dell’ operato dell’amministrazione comunale? Tra i tanti documenti del centro ce ne sono alcuni che confermano i finanziamenti regionali erogati ai comuni per finalità precise nell’ambito dei centri per gli anziani. Il comune di Tuscania ha ottenuto a tale fine più di 21.000 euro nel biennio 2008/2009. Molti si chiedono come siano stati spesi i soldi.
Spesso tali finanziamenti finiscono per essere spesi dalle amministrazioni per altri eventi che non riguardano gli anziani. Forse il rischio che una nuova dirigenza possa aprire uno scomodo vaso di Pandora è troppo alto? Nella storia ci sono troppi punti interrogativi, è giunto il momento che a scanso di equivoci, l’amministrazione comunale prenda in mano la questione e decida di fare vera chiarezza una volta per tutte, fugando dubbi che la trascinerebbero in una vicenda dai contorni tutt’altro che definiti.
I BILANCI INCOMPRENSIBILI DEL CENTRO ANZIANI