NUOVO PIANO RIFIUTI REGIONALE
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 23/11/2010 09:32:37
A TUSCANIA POTENZIATO L’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO
FINO A 60.000 TONNELLATE
Sabato scorso nell’intervento conclusivo dell’assemblea del circolo del PD il consigliere regionale Giuseppe Parroncini ha dato notizia che nel nuovo piano regionale dei rifiuti la giunta Polverini ha deciso di potenziare la capacità produttiva dell’impianto di compostaggio di Tuscania.
Al Fontanile delle Donne potranno arrivare fino a sessantamila tonnellate di rifiuti organici e vegetali. Un ampliamento ritenuto spropositato.
“Questo è il regalo della Polverini per Tuscania – ha detto l’on. Parroncini – un regalo che farà arrivare a Tuscania oltre quattromila motrici di rifiuti organici all’anno. Una montagna di rifiuti che non sono compatibili con le caratteristiche del nostro territorio ed in particolare con il sito di Tuscania prossimo al centro abitato ed inserito in un contesto ambientale che non può sopportare tanta capacità produttiva”.
Adesso il piano approvato dalla giunta regionale dovrà essere discusso in consiglio regionale ed una volta superato l’esame del consiglio dovrà essere sottoposto all’approvazione della commissione europea. “In sede di discussione al consiglio regionale proporrò di rivedere questo sproposito – afferma Giuseppe Parroncini – in queste sessantamila tonnellate sono compresi anche i fanghi dei depuratori”. La preoccupazione del circolo del PD riguarda anche la possibilità che a Tuscania possono arrivare i rifiuti dell’intero territorio regionale.
“La Polverini non ha voluto tenere in alcuna considerazione la possibilità di dividere il territorio regionale in cinque distinti ATO, praticamente uno per provincia, ha deciso di realizzarne un solo che comprende anche la città di Roma. Una scelta che va nella direzione opposta da noi indicata, quella cioè di smaltire e se possibile riciclare i rifiuti nei diversi territori di produzione. In questo modo a Tuscania possono essere smaltiti i fanghi di depurazione della città di Roma”.
Una volta approvato il piano regionale dei rifiuti, la società che gestisce l’impianto e che ha già chiesto ed ottenuto dall’amministrazione provinciale un primo aumento della capacità produttiva, potrà chiedere ed ottenere un ulteriore ampliamento fino alla concorrenza di sessantamila tonnellate.