DIFFICILE QUADRARE IL BILANCIO COMUNALE 2010
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 09/03/2010 19:12:19
La maggioranza sta sudando sette camicie per far quadrare i conti del bilancio di previsione per il 2010. “Non c’è una lira!”: continuerà ad essere il ritornello anche dell’amministrazione Natali? Intanto l’assessore al bilancio Francesco Nassi ha in mente di attivare, senza alcuna eccezione, un piano di recupero dei crediti vantati dal comune.
Un piano che se andrà a buon fine potrebbe garantire la normale efficienza dell’amministrazione. I crediti che vanta il comune per tasse non pagate ammontano ad una cifra importante, non si tratta di pochi spiccioli ma di oltre trecento mila euro, quanto mancherebbe per garantire l’equilibrio del bilancio 2010.
Le difficoltà nascono anche da eventi straordinari: l’avvio della raccolta differenziata e il passaggio all’ Ato della gestione dell’acqua. Per quanto riguarda la raccolta differenziata il progetto predisposto dal delegato all’ambiente Paolo Sensi, come era ovvio immaginare, costa nella prima fase circa 60.000,00 euro in più di quanto già viene speso per il servizio di raccolta e smaltimento degli RSU.
Questi 60.000,00 euro però equivalgono alla multa che il comune sarebbe costretto a pagare se non avvia la raccolta differenziata e consentono anche di trasformarsi in benefici economici quando il servizio entra a regime. Il passaggio del servizio idrico alla Talete spa invece comporta una sensibile riduzione delle entrate, dalla gestione dell’acqua infatti, il comune riesce ad ottenere un utile rilevante. All’orizzonte però si intravedono altre minacciose nuvole che adombrano la possibilità di chiudere positivamente il bilancio 2010: starebbe per arrivare l’ennesimo decreto ingiuntivo di oltre 150.000,00 euro per debiti pregressi non pagati.
Ancora una volta si tratterebbe di parcelle professionali per servizi resi da progettisti, incaricati di produrre elaborati molti anni orsono, ai quali non sono stati corrisposti gli onorari pattuiti e che si sono rivolti al giudice per ottenere soddisfazione.
Si tratta per l’ennesima volta di debiti fuori bilancio che fanno traballare l’esile punto di equilibrio costruito dalla giunta Natali.