In vista dell’incontro dibattito tra cittadini ed amministratori organizzato dal comune che si terrà domani pomeriggio 20 maggio alle ore 18:00 nella sala conferenze della biblioteca, Dario Mencagli in una lettera aperta al sindaco Natali anticipa alcuni temi del suo intervento, chiedendo prima di tutto di poter diffondere gli interventi via etere e web: “ Siccome molti cittadini interessati al dibattito non potranno partecipare. Mi auguro che Toscanella, di Luigi Pica, e TeleTuscania, di Tommasino Del Sante, due cittadini benemeriti dell'informazione, potranno riprendere e trasmettere liberamente lo svolgimento della riunione anche per quelli che non potranno esserci”.

Detto ciò Dario Mancagli rilancia i suoi due cavalli di battaglia: le strutture scolastiche ed il consiglio dei giovani. “Sta finendo l'anno scolastico. La nuova sede per le scuole di Tuscania non appare nemmeno nel “libro dei sogni” che avete fatto – afferma Dario Mencagli - il programma triennale delle opere pubbliche. E' una cosa molto triste! Soprattutto per chi pensa che un amministratore “deve inventare il futuro, e non limitarsi ad amministrare il presente!

” Cambiando punto di vista, pensando a questa scuola come un investimento per lo sviluppo di Tuscania, e non, come si fa quasi sempre, ad un spesa da accollarsi, potrebbe cambiare anche l'interesse tuo e quello dei tuoi collaboratori. Una scuola nuova presso il centro sportivo, che accoglie elementari, medie e superiori, può darci una direzione e segreteria tutta tuscanese”.

Anche sul consiglio dei giovani l’invito ad agire presto di Mencagli al sindaco Natali è perentorio: “Il commissario Tarricone aveva incaricato il funzionario Pierangelo Conti di seguire l'organizzazione del Consiglio Comunale dei Giovani. Alle amministrazioni che lo fanno, la Regione dà soldi per le politiche giovanili.

Perché non approfittare? Varie volte ho chiesto a dei giovani di interessarsi alla cosa. Lo hanno fatto, ma senza risposte da parte degli amministratori. Vista la scarsità di risorse non farebbero comodo, “'ste sorde”?”.