LIBERATI: LA COERENZA ALLA LUNGA PAGA
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Valeria Sebastiani in
L'Opinione 23/11/2010 09:29:52
Abbiamo intervistato il consigliere di opposizione Leopoldo Liberati dopo l’uscita dall’amministrazione di Paolo Sensi e di Bartolacci Fabio.
D. Liberati cosa né pensa dell’uscita di Paolo Sensi
R. E’ una grave perdita per l’intero consiglio comunale poiché la sua presenza voleva dire rinnovo generazionale e una carica in più per i giovani, i quali, oggi, e per molti aspetti hanno ragione, sono sempre più distanti dalla politica
D. Condividi la sua decisione
R La capisco ma non la condivido, credo che Paolo avrebbe dato un grosso contributo alla comunità, poiché le sue indubbie capacità personali le avrebbe riversate anche in politica ed in amministrazione. Spero che la sua sia solo una decisione temporanea e che in futuro rientri, se non proprio a fare politica, almeno a fare amministrazione. Mi piacerebbe che Paolo continuasse a portare avanti alcune problematiche che non è riuscito a concretizzare quando stava in maggioranza, ed il sottoscritto è pronto ad ascoltarlo ed a condividere alcune battaglie.
D. Bartolacci ha dato le dimissioni, una sua impressione
R. Anche qui, e Fabio lo sa, non sono d’accordo, anche se rispetto le sue decisioni. Penso che Bartolacci doveva rimanere al suo posto, anche perché la sua conoscenza della macchina amministrativa avrebbe fatto comodo a tutti.
D. La sua uscita doveva favorire l’ingresso di Giovagnoli come primo dei non eletti, che come si sa è un uomo vicino a lei
R. Nella vita, così come in politica, chi è coerente e corretto alla fine avrà ragione. Certo tutti siamo consapevoli che molte decisioni politiche vengono da giochi di partito che possiamo anche non condividere.In questo caso io e il mio gruppo abbiamo solamente rispettato gli accordi elettorali.
D. E Giovagnoli, che ha dato le dimissioni, cosa ne pensa
R. Luca è un amico, più che un militante di partito, ed è un uomo corretto e onesto, aveva dato la sua parola e da persona seria l’ha rispettata. Volete sapere se ne abbiamo parlato? Si, 30 secondi mentre predevamo un caffè, una parola ed uno sguardo per confermare l’impegno che ci eravamo presi.
D. Alcuni sostenevano che Giovagnoli non avrebbe dato le dimissioni, in quanto lei è filo/Gabbianelli e Bartolacci, dopo l’esperienza con i Popolari è ormai filo/Rotelli, e si sa come stanno le cose tra i due.
R. Io e Fabio siamo della PDL, così come Gabbianelli e Rotelli, il nostro nemico politico comune è la sinistra. Siamo tutti nello stesso partito, poi all’interno dello stesso ci possono essere punti di vista diversi, che credo siano anche legittimi e giusti, poiché è giusto confrontarsi per poi raggiungere un unico obiettivo.
D. Ha parlato di queste scelte con Gabbianelli
R. Certo, e Giancarlo da grande uomo politico che è mi ha detto che questo è fare politica. D’altronde noi siamo per costruire e non per distruggere, siamo per aggregare e non per sfasciare, siamo per confrontare le idee e non per imporle.
D. Sa che altri al suo posto forse avrebbero agito in altra maniera
R. Ripeto siamo tutti parte integrante di un progetto chiamato PDL, con vedute diverse ma con un unico obiettivo, se altri si sarebbero comportati diversamente a me non interessa, la mia coscienza e quella dei miei amici è a posto. Anzi, credo che questo modo di agire in un paese come Tuscania dovrebbe essere preso ad esempio anche in altre realtà politiche, dove molte volte i personalismi prevalgono. Sono gli uomini cha fanno un partito e non un partito che fa gli uomini.
D ultima domanda ed ora Tuccini
R. Sabatino è un amico fuori dalla politica e conoscendolo so che svolgerà il suo ruolo di consigliere con quella passione che è alla base del suo carattere. Gli faccio un in bocca al lupo ed è il benvenuto in consiglio dove avremo molto lavoro.