LA SOCIETÀ EFW: NON ABBIAMO PRESENTATO IL PROGETTO DELLA PIROLISI
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Fiorenzo De Stefanis in
Corriere di Viterbo 09/09/2010 07:39:25
La società EFW che ha rilevato la cartiera di Tuscania afferma di non aver presentato alcun progetto relativo alla pirolisi. “Non comprendiamo – afferma la società - come sia stata diffusa una notizia completamente falsa. La conferenza dei servizi che si svolgerà in Provincia non riguarda la pirolisi perché non l’abbiamo ancora richiesta”.
Le reazioni seguite alla diffusione della notizia della realizzazione di una centrale elettrica funzionante con la tecnologia della pirolisi sono frutto non solo di una artefatta campagna mediatica ma anche della scarsa informazione tecnico scientifica. “La nostra società ha rilevato la cartiera di Tuscania, con l’obiettivo di renderla produttiva e funzionante, ben sapendo che il problema di fondo di questa azienda è costituito dall’enorme incidenza del costo dell’energia.
L’uso della pirolisi garantirebbe non solo un sensibile risparmio dei costi energetici ma anche e soprattutto l’assoluta compatibilità ambientale. La pirolisi non produce alcun tipo di inquinamento perché il processo di disaggregazione molecolare avviene in assenza di ossigeno e quindi senza fiamma. Se non c’è fiamma non c’è neanche fumo inquinante.
Non vogliamo fare nulla che non sia stato prima ampiamente illustrato e concordato con il territorio ad iniziare dalle istituzioni che la governano. Abbiamo già da alcune settimane informato il sindaco del nostro piano industriale, abbiamo anche accennato alla necessità di intervenire per rendere competitiva la cartiera e garantire non solo i livelli occupazionali ma addirittura di incrementarli, avviando nuove ed integrative attività”.
L’azienda ribadisce comunque che ad oggi non è stato ancora presentato alcun progetto per la realizzazione della pirolisi. “Si è parlato perfino di termovalorizzatore che nulla ha a che vedere con la pirolisi. Il termovalorizzatore è un inceneritore che usa il calore prodotto per generare energia, la pirolisi invece è un processo di degradazione termica in assenza di ossigeno. E' una tecnologia già ampiamente sperimentata in tutto il mondo. Utilizzando particolari accorgimenti tecnici si ottiene la dissociazione molecolare ad una temperatura compresa tra i 400 e gli 800°C, queste basse temperature si ottiene la totale assenza di diossine e furani, oltre ai fumi contenenti polveri”.