IL PAESE INTERO IN LUTTO PER MASSI MASSI.
E’ straordinaria l’onda di solidarietà con la quale Tuscania intera si è stretta attorno al dolore della famiglia Bellomarini per la perdita di Massimiliano che tutti in paese chiamavano affettuosamente “MassiMassi”. Il primo marzo alle ore 8.30 Massi, colto da un malore, si è accasciato a terra nell’autobus che come ogni mattina lo portava a Tarquinia, dove lo aspettavano nella Cooperativa Alice e dove passava gran parte della sua giornata. A nulla sono valsi i soccorsi del 118, corsi incontro all’autobus fermo lungo la strada, il giovane era già morto, la vita di Massi si è conclusa, a 37 anni, per un infarto giunto all’improvviso.
La storia del giovane, scomparso improvvisamente, è una storia che tutti vorremmo ascoltare. Massi era nato, 37 anni fa, affetto da un disturbo congenito che ne ha impedito il normale sviluppo mentale di crescita, così mentre il suo corpo ha continuato a crescere normalmente trasformandolo in un “ragazzone,” la sua anima è rimasta quella di un bambino. A chi non lo conosceva, quel ragazzo grande e grosso che si avvicinava a tutti indistintamente, poteva incutere timore ma bastava che aprisse bocca perché il suo sorriso disarmasse tutti.
Nessuno è sfuggito agli abbracci e alle pacche di Massi, nessuno poteva rifiutarsi di rispondere alle sue domande, “che fai?”, “dove vai?,” alle quali esigeva sempre una risposta. Pian piano questo ragazzo “speciale” si era imposto come la Mascotte del paese e così non mancava mai chi gli regalasse caramelle e patatine o la coca cola di cui andava matto.
Sempre in tuta, le passioni di Massi erano lo sport che lo portava a passare interi pomeriggi nelle strutture sportive dell’Olivo, e il suo paese: non c’era una festa che fosse privata o pubblica, alla quale non facesse la sua “comparsata”, non mancava mai un occasione per circondarsi della gente, dei suoi compaesani, che amava molto.
Era socievole questo piccolo gigante buono che i bambini adoravano, quando dietro l’aspetto di adulto trovavano l’anima candida e che gli adulti proteggevano. Ora che Massi se ne è andato, il paese intero firma messaggi di affetto e stima sul sito internet www.toscanella.it perché l’eredità che questo giovane lascia al suo paese è grande: l’amore e il rispetto per chi è diverso, per chi spesso con superficialità si giudica “inferiore” ma che, se abbiamo la fortuna di condividerne per un breve tratto la strada, scopriamo essere migliore di noi.
Valeria Sebastiani