Questi suadenti"berluscones"che vengono in tv a spiegarci che no, ora non è proprio come tangentopoli, hanno perfettamente ragione; oggi è molto, molto peggio.Se non altro perchè la situazione economico-finanziaria del paese si è indiscutibilmente aggravata di recente, in specie il parametro del debito pubblico.
Soltanto negli ultimi cinque anni, l'indebitamento delle aziende è salito oltre il 90%. La differenza però fondamentale tra adesso ed il "92" è questa; a quell'epoca le gigantesche mazzette erano un "affaire"delle segreterie dei partiti, dei loro vertici amministrativi, dei loro uomini di spicco ed eventuali portaborse, e richiedevano comunque un accordo globale fra tutti i componenti del pentapartito.
Oggi la corruzione , specialmente nel settore degli appalti e della sanità, è endemica, la regola, il "must";i regali li prendono tutti a livello personale, perchè anche il sindaco di un paesino gestisce risorse enormi e le decide "motu proprio". Questa novità decisionale fu introdotta dalla legge elettorale che ha reso gli amministratori locali dei veri sceriffi senza controllo, dei veri boss locali.
Non è raro vedere semplici "capetti" di comuni e provincie depresse, con un lifestyle e con delle ville da veri paperoni. La tanto spinosa manovra da 24 miliardi che Tremonti si appresta a varare, sarebbe una goccia d'acqua nell' oceano degli sprechi elefantiaci del governo e degli enti locali.
Basterebbe per davvero tagliare megastipendi , auto blu e comunità montane, per riportare i conti in ordine. Ma mettetevi nei panni della "casta", dei politici: come li prenderebbero dopo i voti, chi li voterebbe più Bondi, Mastella, Scajola e Verdini, senza poter più "aiutare" gli amici?
LUIGI CARDARELLI