Nel corso del sopralluogo presso la ex Chiesa di San Francesco che si è svolto lo scorso diciannove gennaio, al quale hanno partecipato i responsabili della soprintendenza ai monumenti, i tecnici del comune e lo stesso sindaco Natali, la realizzazione della copertura della struttura che ospita i meravigliosi affreschi della Cappella Sparapane è stata sottoposta alla prova del rendering.
Il rendering è una tecnica computerizzata che permette di vedere con immagini tridimensionali quale tipo di impatto ambientale ed architettonico può comportare la realizzazione di una determinata opera. I responsabili della soprintendenza hanno chiesto che questa prova tridimensionale venga realizzata da un preciso punto di osservazione: il colle di San Pietro.
Solo dopo aver verificato queste immagini sarà concesso il necessario nulla osta per dare avvio ai lavori già aggiudicati all’impresa Carpenteria Rosso della provincia di Padova. “ Quanto richiesto dalla sovrintendenza per verificare l’impatto ambientale della copertura di San Francesco, già da alcuni anni, almeno nel caso di progettazioni di opere di una certa importanza - afferma un tecnico locale - è ormai consuetudine che venga obbligatoriamente prodotto, unitamente a tutti gli altri normali elaborati progettuali. Con il render partendo da un idea, da un progetto realizzato con CAD o con altri strumenti di progettazione, si procede alla costruzione dell'oggetto tridimensionale che permette di avere già una visione del volume dell'oggetto.
Il rendering invece rappresenta l'elaborazione successiva alla costruzione del modello tridimensionale stesso. Attraverso l'applicazione delle texture dei materiali e la simulazione dell'illuminazione attraverso alcuni sistemi di calcolo, il lavoro viene reso fotorealistico. Tutto questo permette di avere un idea molto precisa di un oggetto prima della realizzazione, con tutti i vantaggi del caso”.
Il sindaco Natali ha tenuto a precisare la necessità e l’urgenza di procedere alla realizzazione della copertura: “La situazione della ex Chiesa di San Francesco, esposta da molto tempo alle intemperie e alle conseguenti infiltrazioni d’acqua in tutte le parti della struttura, dai muri perimetrali alle fondazioni – afferma Massimo Natali – dovrebbe stimolare tutte le istituzioni interessate ad intervenire con la massima celerità. Per non parlare poi di quale positivo beneficio potranno godere gli affreschi della Cappella Sparapane.
Ho tenuto più volte a ribadire come tutta la cittadinanza sia concorde affinché quest’opera sia al più presto realizzata. Confido nella sensibilità dei responsabili della soprintendenza affinché come è stato assicurato nel corso del sopralluogo, venga al più presto concesso il necessario nulla osta”.