A Tuscania ritorna finalmente una vecchia tradizione che vanta secoli di storia: la festa di S. Giuseppe. Il Santo, a nome del quale il paese ha costruito una chiesa, è stato da sempre motivo di festeggiamenti che negli ultimi anni hanno perso molto dei fasti del passato fino quasi a scomparire. Quest’anno il nuovo parroco del centro storico, Don Fedoro Spadavecchia, ha deciso di ridare il giusto lustro alla festa del 19 marzo cercando di ricostruire, con l’aiuto dei parrocchiani, la festa così com’era nella tradizione.
Per la gioia dei tuscanesi il 19 marzo sui cieli di Tuscania tornerà a volare il pallone di S. Giuseppe. Quella del pallone è un’ antica usanza: per festeggiare il santo si lasciava salire al cielo un grosso pallone di carta colorata, quasi una piccola mongolfiera, che veniva gonfiato dal fuoco. Col tempo la tradizione ha incontrato non pochi ostacoli: far volare un pallone alimentato dal fuoco costituiva motivo di minaccia per la pubblica incolumità. Sono state necessarie sempre più autorizzazioni e permessi per rendere fattibile l’impresa e, ostacolo dopo ostacolo, pian piano il pallone è stato abbandonato.
“ Quella del pallone di S. Giuseppe,-dichiara Don Fedoro- è una tradizione che i tuscanesi reclamavano da tempo così, con l’aiuto di alcuni parrocchiani, abbiamo pensato di poter riuscire a farla rivivere. Il nuovo pallone non ha bisogno di fuoco per essere alimentato ma verrà gonfiato ad elio. Ho preso accordi con una impresa della provincia specializzata in questo genere di intrattenimenti.”Tuscania tornerà ad avere la sua festa. “ Sarà una festa semplice- commenta Don Fedoro- tuttavia spero che ritrovi importanza e spazio nel cuore dei cittadini.
Quest’anno, oltre al pallone che verrà lanciato al termine della funzione religiosa celebrata nella chiesa di S. Giuseppe alle ore 17,30, ci saranno altre allettanti iniziative, saranno disponibili i tradizionali dolcetti preparati dalle parrocchiane e verrà presentato un piccolo libro dedicato alla festa e alla storia di S. Giuseppe, dalla costruzione della chiesa alle confraternite e congregazioni che l’animarono, a tantissime curiosità che la inseriscono nel tessuto sociale della cittadina fin da tempi remoti.
Il libro,- sul quale il parroco, promotore dell’iniziativa mantiene ancora riserbo- di cui sono state stampate 200 copie, sarà disponibile al termine della messa a soli 5 euro che verranno devoluti interamente al fondo per il finanziamento della festa e alla manutenzione straordinaria della chiesa.”
Valeria Sebastiani