NUOVO ATTACCO DELLA SALVATORI SULLA COOP LAVORATORI DELLA TERRA
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 12/12/2010 00:08:33
Carla Salvatori, figlia del fondatore della “Cooperativa Lavoratori della Terra”, porta un nuovo duro intervento di denuncia sullo stato di gestione dell'associazione. “L'attuale consiglio di amministrazione continua a farne di tutti i colori- dice la Salvatori- ma evita di parlare delle sue malefatte e non risponde alle pubbliche accuse preferendo il metodo della calunnia e delle bugie.
Uno sfregio alla memoria storica del suo fondatore e di un' epoca che ha visto persone ispirarsi alla difesa dei più deboli, alla solidarietà e all'onestà di intenti”. L'attacco della Salvatori fa anche riferimenti all'attuale amministrazione.
“Tale sfregio è stato consentito dalle formazioni politiche- continua- il tutto è avvenuto perché il rinnovo del consiglio di amministrazione ha coinciso, nel maggio del 2009, con le elezioni comunali. La cooperativa è divenuta un soggetto di coinvolgimento nella campagna elettorale, che ormai è una cosa privata gestita solo da due famiglie e da qualche amicizia di contorno. Questo significa che le calunnie sulla precedente gestione sono rimaste tali, i nuovi arrivati in un anno hanno ridotto un bilancio positivo fino a una perdita di 131000 euro. Inoltre hanno immesso persone nel libro soci e commercializzato quote contro ogni regola. Infine hanno preso in giro i soci con un assemblea dove sono stati fatti votare i morti e eliminato dallo statuto i soci onorari”. Una questione complessa questa dei soci onorari dove, sempre secondo la Salvatori: “hanno mandato una lettera trabocchetto nella quale sono stati invitati a dichiarare di rivestire ancora i requisiti previsti dal nuovo statuto e messi a rischio di false dichiarazioni rilevabili penalmente”.
Anche l'ultima assemblea sarebbe stata una beffa. “Solo dopo aver sistemato i loro progetti di privata gestione- conclude- ed aver inserito persone non aventi diritto nel consiglio di amministrazione, hanno indetto l'assemblea inscenando un generale rientro degli altri soci onorari gabbati e festeggiando il tutto con tanto di porchetta”.
Stefano Mattei