Oltre le gravi condizioni di disagio del canile, che con il tardare dell'inizio dei lavori di costruzione della nuova struttura continua a rendere complesso il lavoro dei volontari e le relazioni con i vicini, la “disumanità” delle persone rende la situazione ancora più triste, dato che la presidente dell'associazione ieri mattina ha trovato un cagnetta abbandonata proprio davanti “Il Rifugio Speranza”.

La cagnetta di circa 5 mesi, battezzata Elvira dal veterinario, per ora è tenuta in custodia momentanea da una delle volontarie, ma se qualcuno non deciderà di adottarla rischia di essere spostata al canile di Viterbo, perché il “Rifugio” non ha posti sufficienti per ospitare adeguatamente altri animali.

Questo ennesimo atto di inciviltà, fatto da “bastardi”, come li definisce la presidente dall'associazione, riprendendo un efficace campagna televisiva di pubblicità-progresso promossa dal ministero, sottolinea ancora la necessità di un solerte inizio dei tanto promessi lavori per la costruzione del nuovo canile, che senza dubbio può dare migliori condizioni, oltre ai volontari, anche a questi animali che troppo spesso vengono utilizzati come giocattoli e poi lasciati in balia di se stessi come il caso di “Elvira”.

Non possiamo ritenerci persone civili, se poi non si riesce a curare bene e a trattare con il dovuto rispetto gli animali che noi stessi abbiamo la pretesa di voler accudire, rischiando in questo modo di diventare noi i veri “bastardi”.

Stefano Mattei