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E' PARTITA DA TUSCANIA LA COMUNITÀ "IL PONTE"
Pubblicato da Dario Mencagli in Articoli Toscanella • 11/12/2010 15:47:21
Ho appena saputo che la Comunità il Ponte (quella che è stata per tanti anni al Cerro, svolgendo un lavoro importante di solidarietà e recupero dei giovani in difficoltà) ha lasciato da poco Tuscania e si è trasferita alla sede centrale in Civitavecchia.
Mi pare giusto che la cosa sia fatta conoscere, dopo tanti anni di vita vissuta insieme qui a Tuscania!
Aggiungo pure qualche breve riflessione.

1 - Sarebbe bello avere un momento pubblico di saluto con la Comunità, la gente di Tuscania, l’amministrazione comunale (proprietaria delle strutture del Centro).
Il momento annuale di incontro con i tuscanesi era la festa della Madonna del Cerro. Ma ricordo che, varie volte, ci sono stati anche spettacoli natalizi, preparati dai ragazzi e dalle ragazze e aperti a tutti. In ogni caso, tanti auguri alla comunità il Ponte di buon proseguimento della sua attività a Civitavecchia.



2 - Tutta la struttura, arricchita dalla Parrocchia con continui investimenti in questi anni, ritorna in mano alla gestione del Comune. Mi è scattato un ricordo, in automatico. La struttura del Cerro iniziò nel 1971, finanziata da un’associazioni svizzera (se non ricordo male), con l’opera gratuita di volontari (i Soci costruttori IBO) stranieri, italiani di altre regioni, tuscanesi. Quando la scuola materna “Bambini del mondo”, ospitata al Cerro, chiuse e tornò a Tuscania, tutta la struttura rimane in abbandono per anni. Fu saccheggiata e rovinata.

3 - Cosa succederà adesso?
Un’altra volta abbandono e decadimento?
Il decadimento del centro sportivo dell’Olivo e le sue condizioni, sotto gli occhi di tutti, nonostante proposte di recupero fatte da associazioni cittadine.

4 - Sono state fatte due richieste di utilizzo per il Cerro: una da parte dell’associazione scout adulti MASCI, con la cooperativa Alice; un’altra da parte della Parrocchia, che prevede, oltre all’uso delle strutture comunali, anche il recupero dello storico romitorio di S. Giovanni della Croce.
Sarebbe opportuno che il Comune (mi pare che l’assessore incaricato alla cosa sia Ezio Brachetti), decida al più presto cosa fare di questo patrimonio pubblico, in modo tale che la struttura non resti abbandonata.

5 - In ogni caso, è necessario che le strutture non rimangano disabitate. Ci sono problemi di famiglie senza alloggio. Una rapida decisione potrebbe dare un alloggio a queste famiglie e proteggere il Cerro dal saccheggio e dal degrado.



Tuscania 11-12-2010 dario mencagli


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