PATTO PER TUSCANIA: TUSCANIA NON HA BISOGNO DELLA “GUARDIA PADANA”
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Articoli Toscanella 05/02/2010 18:06:36
“Guardia civile, addestramento paramilitare: sempre di ronde si tratta, e le ronde non solo non danno più sicurezza ai cittadini, ma sviliscono anche il ruolo e la funzione delle donne e degli uomini delle forze dell’ordine, unici professionisti accreditati a garantire la serenità e l’incolumità delle persone, compito svolto, spesso, al prezzo di enormi sacrifici personali.
Nessuna forma di addestramento, infatti, può avvicinare dei dilettanti alla professionalità di chi ha scelto la protezione del prossimo come mestiere e, in molti casi, per vocazione”.
E’ secca e determinata la contrarietà degli esponenti del “Patto per Tuscania”, alla proposta dell’assessore Maccarri, di istituire una sorta di corpo di vigilanza paramilitare, come forma di tutela dopo i ricorrenti episodi di criminalità che si sono verificati sul territorio cittadino.
“La proposta di Maccarri è paradossale: mentre a livello centrale si tagliano risorse alle forze dell’ordine, con il conseguente pericolo di un ridimensionamento della capacità di queste di operare, si pensa, a livello locale, all’impiego di organizzazioni e strutture del tutto impreparate a qualsiasi azione di ordine pubblico – proseguono gli esponenti del Patto per Tuscania – l’unico effetto reale di tale situazione, se ciò si concretizzasse, sarebbe la sovrapposizione di attribuzioni e di funzioni, con il probabile intralcio dell’azione di controllo e prevenzione svolta dagli operatori delle forze dell’ordine, di cui a fare le spese sarebbe la tranquillità dei cittadini, oltre che la dignità delle donne e degli uomini incaricati istituzionalmente di tutelare la pubblica sicurezza.
Se davvero l’Amministrazione Comunale vuole fare qualcosa per la sicurezza dei tuscanesi, metta gli agenti della Polizia locale nelle migliori condizioni di lavorare e ne rafforzi i mezzi.
Riteniamo che Tuscania non abbia bisogno di “Guardie Padane” in salsa maremmana, né di corpi di vigilanza personali: bisogna, viceversa, sostenere gli operatori delle forze dell’ordine presenti sul territorio, manifestando loro anche la fiducia e la riconoscenza che meritano”.