EZIO BRACHETTI: BASTA STRUMENTALIZZAZIONI SUL CENTRO ANZIANI DI TUSCANIA
Pubblicato da
Ezio Brachetti in
Articoli Toscanella 18/06/2010 07:09:53
BASTA STRUMENTALIZZAZIONI SUL CENTRO ANZIANI DI TUSCANIA
Le problematiche connesse al Centro anziani di Tuscania, discusse fino ad ora nell’ambito di un sereno ed equilibrato dibattito politico, hanno purtroppo esacerbato l’animo di qualcuno, che è intervenuto nella ormai nota querelle ricorrendo a parole prive di contenuti, ma cariche di livore al limite del parossismo personalistico verso il sottoscritto. Naturalmente chi le ha pronunciate se ne è assunto le collegate responsabilità.
Un intervento diretto a fare chiarezza su una vicenda che merita attenzione e che dovrebbe richiedere il più alto senso di ragionevolezza da parte di tutti, sta invece scoprendo i nervi ai fautori di una politica gattopardiana, i quali intendono conservare lo status quo delle cose e prediligono che l’aperto ed a volte acceso confronto politico sconfini nel terreno della grettezza.
La scelta di investire determinati Organi del Comune in luogo di procedere ad una decisione autonoma sulla sollevata questione di ineleggibilità dell’attuale Presidente e di altri componenti del Comitato di Gestione del Centro anziani non è stata dettata dalla volontà di “scaricare la palla ad altri”, né da quella di ostacolare le aspirazioni di qualcuno, ma si innesta in un passaggio obbligato sia per le ovvie ragioni di natura tecnico-legale, sia per le elementari esigenze di imparzialità, di trasparenza e di legalità che la questione sottende.
Un intervento dal profilo marcatamente soggettivo da parte del sottoscritto avrebbe configurato sia un comportamento al limite dell’abuso d’ufficio, sia una visione egocentrica della politica, due atteggiamenti che non dovrebbero affatto ispirare le intenzioni di chi amministra la cosa pubblica.
Non è un caso infatti che la Commissione Affari Sociali guidata da Leopoldo Liberati si sia riunita già più volte per affrontare la vicenda, facendo propria la richiesta a suo tempo formulata al Segretario comunale ed effettuando ulteriori accertamenti di carattere amministrativo. Si sottolinea a tal proposito che il Centro anziani non appartiene al delegato ai servizi sociali, il quale ha mere funzioni di indirizzo, controllo e raccordo dell’Ente con l’Amministrazione comunale, dalla quale esso dipende funzionalmente ad amministrativamente.
Per rendere l’idea di ciò si segnala che dopo ogni elezione del Comitato di Gestione, l’insediamento legale di quest’ultimo Organismo passa attraverso l’approvazione dell’intero Consiglio comunale, espressione della maggioranza e dell’opposizione. L’avvio di tale procedura incombe sulla Giunta comunale e portavoce deve esserne proprio il delegato ai Servizi sociali; purtroppo, il Comitato di Gestione uscito dalle elezioni del 2007 non ha ricevuto alcuna ratifica da parte del Consiglio comunale dell’epoca ed è venuto meno, pertanto, il prescritto intervento di natura collegiale. Forse sarebbe stato opportuno che chi di dovere avesse prestato maggiore cura nel fare rispettare lo Statuto.
Ciò ha prodotto ulteriori zone d’ombra sull’attuale Comitato di gestione che potranno essere sgombrate solo attraverso una risposta di natura tecnico-giuridica, che non può provenire ovviamente dal sottoscritto, il quale ha solo il dovere di segnalarla agli Organi competenti. O si dovrebbe, al contrario, secondo la strada indicata da taluno, evitare di alzare inutili polveroni (che spero non diventino tempesta) e affermare che è tutto normale, in modo che gli errori del passato diventino, ingigantendosi nel presente e nel futuro, un vero e proprio tsunami in grado di spazzare via le più elementari regole alla base del rapporto di fiducia tra pubblica amministrazione e cittadini?
Dovremo ancora aspettarci che altri “suggeritori” di turno auspichino, di fronte ad ulteriori e ben più delicati problemi ancora sul tappeto, un modello comportamentale nel segno della continuità col passato e del non cambiamento? Nell’interesse di chi e di quale progettualità? Personalmente, preferisco correre il rischio di “incartarmi”, di essere criticato ed attaccato, ma di pervenire, alla fine, ad una decisione condivisa, definitiva e legittima, che sgombri il campo da qualsiasi sospetto, irregolarità e parzialità.
Quanto all’eventuale commissariamento del Centro, la mia posizione è ampiamente evidenziata nella lettera pubblicata da Luigi Pica sul sito di “Toscanella”, laddove ho sottolineato come un simile intervento sarebbe stato possibile nel passato, quando, entrato in vigore l’attuale Statuto, non si è tenuto conto di alcune fondamentali norme in esso contenute, generando abnormi vizi formali per i quali sono responsabili anche quanti all’interno del Centro hanno occupato incarichi di vigilanza e di controllo (Collegio di garanzia). L’ipotesi commissariamento, al di là delle bieche strumentalizzazioni, rimane comunque l’ultima via da praticare e soltanto all’esito dei lavori in corso potrà essere seriamente valutata.
Inoltre, le modalità di trasparenza con le quali si sta cercando di affrontare la questione del Centro anziani bastano da sole a destituire di fondamento l’accusa di voler estromettere in modo meschino l’attuale Presidente, il quale invece potrà esercitare il diritto di concorrere - qualora dovesse essergli riconosciuto dagli Organi comunali preposti a tale valutazione (tra i quali non figura lo scrivente) - in una cornice di assoluta garanzia che altrimenti non gli sarebbe assicurata.
La discussione sul “problema” Centro anziani di Tuscania è un banco di prova per l’intera amministrazione Comunale, il cui esito consentirà di misurare le reali intenzioni di cambiamento promesse nelle passate elezioni amministrative.
Il delegato ai Servizi sociali
Ezio Brachetti