Franco Ciccioli, presidente del consiglio comunale e con delega alla pubblica istruzione risponde ad alcune domande di interesse pubblico poste in una lettera al comune da un privato cittadino, membro del consiglio di istituto scolastico, Vincenzo Meschini, su diverse problematiche legate alle infrastrutture e al bilancio delle scuole di Tuscania.

La prima questione è legata ad alcuni pannelli solari che sono stati installati sul tetto, ma che tuttora non risultano ancora collegati. “I pannelli verrano collegati in un tempo breve- spiega Ciccioli- non sono stati attivati per la mancanza di collaudo. La Provincia nonostante le nostre richieste ha dimenticato di effettuare questi controlli, ma abbiamo nuovamente fatto delle sollecitazioni, quindi in tempi brevi dovrebbe venire una commissione apposita per fare le verifiche necessarie e procedere con l'attivazione.

Quando ci sarà il regolare funzionamento dell'impianto, valuteremo se investire il risparmio ottenuto dai pannelli per le spese della scuola”. Il secondo problema è la valutazione del preventivo di bilancio di spesa dedicato alla scuola per il 2010. Meschini, considerando i tagli che la scuola subisce dal ministero, si preoccupava che il nuovo bilancio fosse inferiore alle 3000 euro del 2009.

Un timore fondato considerando che i genitori contribuiscono volontariamente alle spese della scuola. Ciccioli comunque smentisce questi dubbi. “Abbiamo una scuola attualmente chiusa per lavori- conclude il presidente del consiglio comunale- l'edificio dove stavano le medie, quindi tutte le spese che erano in preventivo per i bisogni di questa struttura, come la corrente elettrica, il riscaldamento ed altro, sono a nostra disposizione, perciò quest'anno, grazie a quanto abbiamo risparmiato, per la scuola non abbiamo fatto nessun taglio”.

Dichiarazioni rassicuranti, queste di Ciccioli, anche perché la minoranza, soprattutto la parte legata al Pdl “Popolo Etrusco”, all'ultimo consiglio comunale legato al bilancio era parsa estremamente preoccupata per i fondi legati a questo settore e aveva esternato con forza questi timori accusando la maggioranza di favorire eccessivamente la cultura tralasciando le spese per la scuola che, secondo loro, “avrà difficoltà anche a comprare la carta igienica”. 
Stefano Mattei