Insulti, parolacce e urla hanno trasformato il consiglio comunale di ieri, a Tuscania, in un circo della politica come non se ne vedevano da anni. D’altronde che l’atmosfera, nel primo consiglio dopo le elezioni provinciali, non sarebbe stato delle migliori se lo spettavano in molti, a riscaldare gli animi anche i punti all’ordine del giorno tra i quali il più spinoso, l’approvazione del bilancio preventivo di spesa, aveva già lasciato trapelare nei giorni scorsi numerose polemiche all’interno del centro destra.
E dire che ad apertura dei lavori, in mattinata, i consiglieri avevano esordito contendendosi la parola per profondersi in congratulazioni vicendevoli sulle cariche di consiglieri provinciali ottenute dal vicesindaco Roberto Staccini e dal consigliere di minoranza Bartolacci, entrambi di centro destra: uno eletto nelle fila del Pdl l'altro in quelle del Popolo Etrusco per Meroi Presidente.
Il ricordo dei salamelecchi è durato poco: il consigliere Serenella Pallottini, PD, ha gridato all’ipocrisia per una situazione politica tutt’altro che chiara domandandosi quale sarà il futuro dell’opposizione a Tuscania. La Pallottini ha tenuto banco imponendosi come protagonista del consiglio passando all’attacco del, ormai ex, collega Potestio.
“Chiedo le dimissioni per mancanza di etica politica del consigliere Potestio- ha “gridato” la Pallottini- eletto nel PD e uscito dal partito senza averlo comunicato per candidarsi come consigliere provinciale nell’UDC ad appoggio di Meroi”. Un tale comportamento, a nemmeno un anno dalle elezioni comunali, è inconcepibile per la combattiva “consigliera” che critica soprattutto il modo in cui ha agito Potestio. Il “dottore” ha risposto con un due di picche alla richiesta della Pallottini, in sostanza un “la poltrona è mia e non del PD e non lascio un posto che ho ottenuto democraticamente.” Ovviamente Potestio non farà più parte del gruppo PD all’interno del consiglio.
C’è da giurare che la Pallottini difficilmente mollerà la presa e che di attacchi del genere ne vedremo ancora. Entrando nel vivo degli argomenti affrontati in seduta, la prima baruffa ha visto coinvolta ancora una volta la consigliera del PD, questa volta in merito al rinnovo delle graduatorie per gli alloggi popolari, che dopo lunga discussione sulle modifiche dei punteggi per l’accesso agli alloggi, non ascoltata, si è vista “costretta” a tacciare di razzismo l’assessore Maccarri che già in un precedente articolo apparso sulla stampa aveva sostenuto di voler privilegiare le famiglie tuscanesi, piuttosto che quelle extracomunitarie, nella corsa alle case popolari.
Poi la “pasionaria rossa” della politica tuscanese, ha concordato col resto dell’opposizione per un istantaneo ribasso, anche solo simbolico, dell’addizionale comunale, ai suoi massimi storici, lasciando infine il ruolo di protagonisti ai due colleghi Liberati e Bartolacci nella calda puntata del bilancio. Respinti tutti gli emendamenti presentati dall’opposizione tra i quali quelli per spostare fondi destinati alla cultura e ad altri capitoli di spesa, allo sport.
Una manovra, effettuata da Liberati, che avrebbe portato circa 7000 euro all’assessorato. Si è difesa l’assessore alla cultura Giovanna Perugini: “la cultura beneficia di appena 14.000 contro le cifre doppie e triple degli anni passati..ed è un biglietto da visita per il paese e la sua economia”. La polemica genera il caos: l’assessore Fiorini chiede perché Liberati e Bartolacci che condividono la stessa posizione politica della maggioranza, facciano questa dura opposizione, gli animi si scaldano.. ci scappa un “deficiente” alla volta di Liberati che invita l’assessore ad accelerare le procedure per l’Alzheimer quindi a chiedere un ricovero con urgenza per se stesso.
Tornato l’ordine, la pace dura poco. Stavolta è Bartolacci ad infiammarsi: il bilancio a suo dire è “gonfiato”. Troppe le entrate preventivate, alcune provenienti da manovre in dubbio di legittimità come i ticket parcheggi istituiti senza delibera consigliare, e quelle della Bucalossi che ammontano a 300.000 euro. “Se il bilancio verrà approvato mi rivolgerò all’ordine dei revisori”, minaccia Bartolacci. I tecnici comunali intervengono per chiarire la situazione parcheggi e bucalossi, interviene l’assessore al bilancio, le spiegazioni arrivano, chiariscono i dubbi di illegittimità che ora appaiono infondati.
Il segretario comunale rassicura Bartolacci sull’invio d’ufficio del bilanci ai revisori dei conti ma il consigliere chiede comunque di poter inviare contestualmente una sua relazione come consigliere. I toni si calmano e a mettere tutti d’accordo, dopo sei ore di consiglio, è il 12° punto all’ordine del giorno, la modifica del piano catastale per poter edificare canile ed ecocentro: votato all’unanimità dai 13 presenti.
Valeria Sebastiani