A TUSCANIA SI FESTEGGIA LA BEATA CHIARA ''LUCE'' BADANO
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Valeria Sebastiani in
L'Opinione 16/10/2010 07:25:27
È sana, ama la natura e il gioco, ma si distingue fin da piccola l'amore verso gli «ultimi», che copre di attenzioni e di servizi. A 9 anni entra come Gen nel Movimento dei Focolari e a poco a poco vi coinvolge i genitori. Da allora la sua vita sarà tutta in ascesa, nella ricerca di «mettere Dio al primo posto». A 17 anni, mentre è occupata con gli studi al Liceo Classico le viene diagnosticato a seguito di lancinanti dolori ad una spalla un osteosarcoma: sarà l'inizio di un lungo calvario che durerà tre anni. Nonostante la terribile sentenza dei medici Chiara non perde la sua fede, dopo aver appreso la notizia pronuncia una frase che ll'avrebbe accompagnata durante tutta la malattia: «Se lo vuoi tu, Gesù, lo voglio anch'io».
Non perde il suo luminoso sorriso; mano nella mano con i genitori, affronta cure dolorosissime e trascina nello stesso Amore chi l'avvicina. Soprannominata "LUCE" dalla Lubich, con la quale ha un intenso e filiale rapporto epistolare fin da piccina, ora è veramente luce per tutti, sopratutto per i giovani ai quali andava spesso il suo pensiero: «...I giovani sono il futuro. Io non posso più correre, però vorrei passare loro la fiaccola come alle Olimpiadi. I giovani hanno una vita sola e vale la pena di spenderla bene!».
Chiara non ha avuto mai paura di moire, ha pregato per la sua guarigione sempre mettendo il suo destino nelle mani di Dio. La giovane muore nella sua casa all'alba del 7 ottobre 1990, dopo una notte molto sofferta. Da allora, ogni anno in quella triste data, i giovani e le persone presenti alla Messa in suo suffragio sono aumentate sempre di più. Vengono spontaneamente e si invitano a vicenda per partecipare al rito che, come voleva lei, è un momento di grande gioia, preceduto da anni dall'intera giornata di “festa”: con canti, testimonianze, preghiere… ed è in questo spirito che la Parrocchia del Centro storico dedicherà la domenica del 29 ottobre, data della nascita di Chiara e data scelta per i festeggiamenti della beata, a questa giovane eccezionale la cui “fama di santità” si è estesa in varie parti del mondo. La scia luminosa che Chiara "Luce" ha lasciato dietro di sé porta a Dio nella semplicità e nella gioia di abbandonarsi all'Amore. E' un'esigenza acuta della società di oggi e, soprattutto, della gioventù: il significato vero della vita, la risposta al dolore e la speranza in un “poi”, che non finisca mai e sia certezza della “vittoria” sulla morte.