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SUL CENTRO DI COMPOSTAGGIO INFURIANO LE POLEMICHE.
Pubblicato da Valeria Sebastiani in L'Opinione • 25/11/2010 09:24:30
Se ad oggi non si conoscono ancora bene le modalità della vicenda quel che è certo è il modo in cui i cittadini di Tuscania hanno preso la notizia. Il primo a denunciare che nel paese sarebbe sorto il più grande centro di compostaggio del Lazio è stato il consigliere regionale Giuseppe Parroncini, dichiarando che il progetto di ampliamento dell’attuale struttura esistente sul territorio che smaltisce 30.000 tonnellate di rifiuti e che andrebbe ad arrivare alle 60.000, sarebbe stato inserito nel piano “rifiuti” Polverini.

Una notizia che è caduta come un pesante macigno sulle incredule teste dei tuscanesi e dei loro amministratori all’oscuro di tutto. Ad essere ignari della vicenda il Comune di Tuscania e la stessa provincia, assessore Equitani in testa. La società che gestisce l’impianto e ne è proprietaria sembra abbia dichiarato di possedere l’autorizzazione necessaria per l’implemento della quantità di rifiuti da trattare a 60.000 tonnellate dal lontano 2000. Quantità concessagli quindi dall’allora giunta Storace.

Lo stesso proprietario avrebbe dichiarato che ad oggi non ha mai usufruito del permesso arrivando a coprire la quantità massima di 38.000 tonnellate di rifiuti. Un po’ tardi per le polemiche. Se colpa ci fu, fu di Storace. Quello che invece si può ancora fare è scegliere di opporsi ad avere “in casa” questo primato per nulla gradevole, almeno stando all’opinione pubblica cittadina.

E ad opporsi è il locale circolo PD di Tuscania. “Ostacoleremo in ogni modo a noi possibile la realizzazione di un’ impianto di tale entità contrario ad ogni nostra idea del possibile sviluppo della cittadina- dichiarano da PD - l’impatto sul territorio è fuori discussione, è già alta l’allerta per l’acqua “all’arsenico” non vogliamo neanche pensare alla possibilità di eventuali infiltrazioni nella falda acquifera. Per non parlare di un territorio che, ricordiamocelo, convive già con le due centrali di Montalto e Civitavecchia”.

“ Ci domandiamo ancora- continuano dal PD- quali siano i canali di comunicazione usati dal PdL, che permettano di lasciare all’oscuro di una tale decisione Comune e Provincia, e sopratutto quale sia a questo punto il vantaggio di avere tutte le tre amministrazioni più vicine alle problematiche dei cittadini e dei luoghi sotto l’egida di uno stesso partito”.(V.S.)


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