Il Re sta restando ormai solo, solo con la sua corte ben ricompensata e servile. A tal punto da potersi fidare esclusivamente dei fedelissimi e promuoverli, come pare farà con Fitto. Il voto dei finiani a favore sulle intercettazioni di Cosentino ed il ribaltone siciliano, non fanno altro che rendere lo "status" ed il futuro politico di Berlusconi ancor più incerto, ancor più precario.
Un tipico e vero esponente della prima e mai terminata repubblica, che per non affogare cerca l'appoggio di Totò Cuffaro, ma se servisse accetterebbe pure quello di Tonino Di Pietro. Craxismo puro, tutto ed anche il contrario di tutto. I sondaggi, in specie il "sentiment" popolare lo danno in brusco calo, peraltro compensato dalla parallela discesa dei "litighisti" del Pd.
La verità nuda e cruda, è che il premier da tempo non incanta più nessuno, se non i suoi tanti "miracolati".
La sua politica familiare ed aziendale, fatta di "benefits" ad incapaci e veline, lo sta rapidamente portando al suo capolinea. Non si vede proprio in questa fase, come questo trend negativo possa mutare. Silvio può solo allungare il suo calvario, col permesso leghista, fino a primavera e non oltre.
La gente tapina comincia a rendersi conto, che tutte queste visite con Putin e Gheddafi, non son altro che summit dal costo pubblico e dall'interesse privato.Che i molteplici impegni di Tremonti sono più rivolti a sistemare gli equilibri in Unicredit degli amici libici, che a risollevare le sorti italiche.
Che la rai e la protezione civile, al di là delle campane suonate a festa, rappresentano delle ricche casse dove dove i protetti vanno a riscuotere il "premio".Certo finiani, centristi, pd e dipietristi, non sono molto diversi da lui, o molto meglio di lui.
La pare ormai comprovata proprietà della casa di Montecarlo da parte dei" Tullianos", ne rappresenta la vera cartina di tornasole. Ma la situazione di degrado politico, sociale, di putridume da basso-tardo impero, alla lunga non può che danneggiare il governo ed il premier, le istituzioni più esposte.
Malgrado le dichiarazioni mediatiche, i trionfi minzoliniani, il giorno 29 data anche del suo compleanno, è fortemente a rischio di maggioranza.Siamo ben consci che nella trepida attesa che manca, vedremo solo salire tanta altra monnezza, altra vergogna, altro fango e lista spese.
Luigi Cardarelli