Non saprei ancora cosa aggiungere, di fronte ai nuovi scandali della vita politica e finanziaria italiana.Molto meglio leggere Cafonal su Dagospia e mettersi a ridere.Manca solo ai nostri satrapi della politica di andare in tv, mettersi a vomitare ed iniziare a mangiare di nuovo; come si faceva a Roma nel tardo impero.
Adesso la chiamano "famigliopoli" perchè sono tutti e solo "affari di famiglia": figli, mogli, cugini, cognati,amanti, amiche degli amici.Un immenso girone "dantesco" di vizi e viziati, di truffaldini spudorati, intenti esclusivamente ad "ingozzarsi".
Mentre il popolo vinto, sciocco e beota, passa le sue tristi e miserabili serate votando per Morgan, per l'isola dei Famosi, per il principe Savoia.Berlusconi, l'antipolitico e rinnovatore, sta riempiendo i "listini" regionali di portaborse, di aspiranti veline, di mogli di amici, di ignobili cortigiani.
Gianfranco Fini con più serietà, sta facendo esattamente la stessa cosa; mette più mogli e meno veline.D'altronde il capo dell'opposizione, chiamiamola così, non trova da fare di meglio che andare a Sanremo e magari voleva pure cantare, il Bersani.
Questa non è più una nazione ma la deprimente sala di un "bingo", non è più un paese civile ma il sudicio "saloon" di un film western con il solito "can can", o il teatrino dove teatranti e spettatori ormai sono un "unicum", confondendosi a vicenda.Ma si, in fondo a cosa ci serve la politica, a cosa servono Socrate e Platone, Montesquieu e Nietzche, facciamoci governare da ladri e puttane.Anche loro certamente le cose le sanno "fare".
Luigi Cardarelli