PAOLO SENSI SPIEGA AI CITTADINI DI TUSCANIA IL SUO PROGETTO SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Viste le polemiche e le numerose richieste dei cittadini vorrei portare a conoscenza tutti del mio progetto relativo alla Raccolta Differenziata. Il progetto studiato e redatto dalla mia persona è stato presentato ad Ottobre del 2009 al fine di poter dare una svolta ad un settore, quello della raccolta rifiuti, che non era mai stato sviluppato in maniera efficiente dalle passate amministrazioni e che attraverso la raccolta differenziata poteva essere oltre che un segnale di civiltà e tutela ambientale anche una metodologia di risparmio per le casse comunali.
Molti non sanno che sulla base dell’art. 205 del Decreto legislativo n°152 del 2006 le amministrazioni hanno delle scadenze ben precise per l’effettuazione della raccolta differenziata. Infatti si legge al punto b del comma 1 di tale legge che entro il 31/12/2008 la percentuale minima di RD doveva essere pari al 45%. Nel caso in cui gli obbiettivi previsti non fossero raggiunti il comma 3 sempre dell’articolo sopra menzionato parla di un’addizionale del 20% al tributo del conferimento dei rifiuti in discarica.
Tale situazione prorogata al 31/12/2010 attraverso varie finanziarie porterebbe un esborso maggiorato superiore ai 100.000,00 euro alle casse del nostro comune che come tutti sanno è già abbastanza in crisi. La raccolta differenziata attraverso il mio progetto che allego alla presente con il quadro economico quindi oltre ad essere un gesto di attenzione ambientale avrebbe portato ad un risparmio nel lungo periodo alle casse comunali.
Il mio progetto nello specifico si basa su di un sistema di raccolta misto tra il cosiddetto “porta a porta” e le isole ecologiche. La metodologia del “porta a porta” più redditizia dal punto di vista della raccolta, ma più dispendiosa dal punto di vista economico l’ho reputata più idonea per essere applicata prettamente nel nostro centro storico mentre, per quanto riguarda le zone extra centro storico, in cui si può disporre di spazi più ampi per le istallazioni richieste e si hanno meno vincoli architettonici, ho posizionato le isole ecologiche che sono meno redditizie dal punto di vista della raccolta ma anche meno dispendiose dal punto di vista economico. Il mix di queste due metodologie porterebbe teoricamente a livelli di RD pari al 50% e quindi in linea con il decreto 152.
Nei costi del progetto pari a 1.017.227,84 di euro avevo considerato anche alcune componenti che ad oggi il comune possiede (vedi tabella sottostante) e che quindi dovevano essere scontate alla cifra iniziale.
Di conseguenza alla cifra teorica iniziale di 1.017.227,84 dovevano essere sottratti circa 80.000,00 di beni comunali che non dovevano essere inseriti nel computo. La cifra quindi si abbassava a 937.227,84 euro. A questa cifra così depurata andava ulteriormente sottratto il guadagno derivante dalla vendita della raccolta differenziata (CONAI, etc.) calcolata nel progetto attraverso moduli che si discostano dalla realtà di circa il 5% che si dovrebbero aggirare sui 70.000,00. Quindi l’ulteriore sconto portava il costo a circa 867.227,84 euro.
La cifra così risultante è inferiore agli 875.344,11 euro spesi per la gestione dei rifiuti nel 2008.
La mia idea prevedeva, come più volte spiegato ai cittadini, un appalto ad una ditta esterna di un valore pari al costo della raccolta, risultante dal progetto a cui andavano tolti gli oneri della discarica indifferenziata. Questa metodologia adottata in molte città italiane risulta ad oggi anche da studi specifici di settore la più efficiente in quando l’ente pubblico ha un maggior peso nelle trattative degli oneri in discarica rispetto al privato.
Sempre su base progettuale la cifra che il comune va a farsi carico è pari a circa 270.380,00 euro in quanto il materiale da smaltire in discarica è inferiore a quello attuale in cui la Differenziata non viene eseguita.
Ricapitolando brevemente sui costi abbiamo:
Come si può ben notare dal progetto che appositamente allego il personale richiesto da impiegare era composto da molte più unità disponibili ad oggi.
Sulla base di queste considerazioni la mia idea era quella di indire un bando per l’affidamento del servizio di raccolta e gestione rifiuti così come già moltissime realtà comunali, dalle più piccole alle più grandi, effettuano.
Vorrei sottolineare che il progetto aveva sia un finanziamento provinciale di circa 120.000,00 euro e sia un finanziamento Regionale per la costruzione dell’Ecocentro. Soprattutto il secondo andava ancora ad abbassare il costo dell’operazione visto che nella progettazione avevo inserito un canone di affitto o realizzo per tale struttura pari ad euro 24.000,00.
Entrambi purtroppo, “grazie alla celerità” nell’espletamento progettuale degli uffici preposti e non “dell'inesperienza e frustrazione” del sottoscritto sono stati revocati per scadenza dei termini
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http://www.toscanella.it/TUSCANIA_Relazione.zip(il PDF è compresso in zip)