500.000 euro di risarcimento danni. Questo è quanto richiesto al Comune dalla titolare del ristorante “ La Piazzetta” finito al centro di un indagine per abuso edilizio che ha portato al sequestro della struttura in legno annessa al locale, costruita sul suolo pubblico del parco Tor di Lavello.
Il locale aveva ottenuto licenza di edificare il manufatto sul suolo pubblico per il quale da anni pagava ogni anno regolare concessione. Con l’insediamento della nuova amministrazione comunale e giunto il momento del rinnovo della concessione, gli amministratori si sono trovati di fronte ad una soluzione anomala.
Secondo i responsabili dell’Ufficio Tecnico Comunale esisteva di fatto l’abuso edilizio e concedere la concessione su un abuso avrebbe costituito reato, oltre ad un dannoso precedente. La richiesta di risarcimento ha destato scalpore in paese, in primis per l’entità della cifra richiesta che andrebbe a pesare enormemente sulla già precaria situazione delle casse comunali. Sulla vicenda del ristorante stà attualmente decidendo il TAR perché, se è vero che abuso c’è stato, è anche vero che il locale è la vittima della situazione che si è venuta a creare e sarà l’unico a pagare in caso di esito negativo, a livello economico.
“ Non c’è nulla di personale con il gestore del ristorante La Piazzetta- dichiara il Vicesindaco, Roberto Staccini, che da una sua spiegazione della decisione di non rinnovare la concessione- la tutela del lavoro viene al primo posto, siamo dalla parte di chi contribuisce al benessere economico della cittadina ma anche dalla parte della giustizia. L’obiettivo della nostra amministrazione era quello di rompere con il passato, di impostare una gestione della cosa pubblica basata sulla trasparenza, sulla correttezza e sull’onestà.
Al momento di rinnovare la concessione è emerso l’abuso edilizio, appurato dai tecnici del comune. Non potevamo rinnovarla andando contro la legge. Assicuro personalmente che il Comune sarà soddisfatto se il TAR dovesse dar ragione al ristorante e questo potesse continuare la sua attività così come ha fatto fino ad ora, anche perché saremo tutti sicuri del suo operato nel pieno rispetto della legalità.
” A seguito del sequestro del manufatto ligneo che ad oggi costituisce gran parte della superficie del locale, il gestore ha chiesto permesso per poter occupare il suolo pubblico antistante il ristorante, permesso che sostiene esserli stato negato.
“Non vogliamo negare niente a nessuno- chiarisce Staccini- abbiamo soltanto chiesto al ristorante di presentare un progetto per la richiesta di concessione. Nel rispetto del decoro pubblico, il suolo pubblico, soprattutto quello dato in concessione, deve essere curato adeguatamente: le strutture esterne di bar e ristoranti devono integrarsi nel contesto urbano.” Qualcuno, d’altronde siamo in campagna elettorale, vede nel caso del ristorante “La Piazzetta” accanimento personale.
“Non c’è nessun accanimento personale, questo è ridicolo, torno a ripetere che siamo dalla parte del ristorante e di chi lavora ma in quanto amministratori non possiamo operare illegalmente, abbiamo fatto solo quello che andava fatto e se le cose si risolveranno a favore del ristorante saremo solo contenti. Tutte le concessioni in essere, al momento del rinnovo verranno attentamente vagliate, tutte, con equo trattamento. Non vogliamo che esistano favoritismi, anche a nostro svantaggio se si pensa che il metodo dei “favori” è quello che fino ad oggi ha pagato meglio in termini di risultati elettorali.”
Ora a pesare su Tuscania c’è l’ombra della richiesta di risarcimento. “ Quello della richiesta è un problema al quale eravamo preparati.. ma sappiamo di avere agito nel pieno rispetto della legalità e nell’interesse del ripristino della stessa-conclude Staccini- Abbiamo fiducia nella legge e nella giustizia e non potevamo fare altrimenti, d’altronde se abbiamo vinto le amministrative è stato anche perché in molti hanno creduto nei nostri stessi valori, è nel rispetto della fiducia del nostro elettorato che operiamo e di tutti i cittadini.”
Valeria Sebastiani