Anche se con qualche decina di anni di ritardo la “moda” del momento è diventata anche a Tuscania quella delle scritte sui muri.

“Bisogna porre un rimedio a questi atti vandalici, non c’è alcuna giustificazione per l’azione di questi ragazzini maleducati che si divertono ad imbrattare ripetutamente i palazzi più belli del centro storico. Questi barbari si divertono così ed invece di stare a casa alle due di notte, armati di bombolette di vernice deturpano irrimediabilmente i palazzi del centro storico, non risparmiando neanche quelli che sono stati da poco ritinteggiati”.

Rimette così il dito nella piaga la guida turistica Enzo Loreti. Le zone più colpite dai “graffitari” di Tuscania, se così possono essere chiamati vista l’assoluta mancanza di vena artistica che risalta dai loro sgorbi, sono quelle della zona intorno a Piazza Bastianini ed al parco Tor di Lavello, da Via della Lupa a via del Riuscello.

Molto imbrattate risultano anche le zone adiacenti la sede del liceo scientifico ed in particolare Via dei Priori. Un’altra zona del paese presa di mira dagli sporcaccioni è quella dell’ex quartiere Gescal. In particolare è sono state presa di mira la struttura della scuola media e del centro commerciale dove si moltiplicano scritte a caratteri cubitali che non hanno alcun senso. Invece del carcere, una sorta di pena del contrappasso, ovvero la pulizia di una superficie magari tre volte maggiore a quella che hanno sporcato. “

Sarebbe opportuno che l’amministrazione comunale emettesse un ordinanza per contrastare questa deprecabile attività – dice ancora Enzo Loreti – magari facendo propria la proposta del sindaco di Roma Alemanno il quale in accordo con il Ministero della Giustizia, ha proposto di applicare a quanti si rendono colpevoli di imbrattare i muri della capitale, una punizione cara a dante Alighieri: la pena del contrappasso. Chi ha sporcato dovrà pulire il triplo della superficie imbrattata”.