S. Paolo, nelle ultime righe della prima lettera ai Corinzi, scrive così:
“Queste dunque le tre cose che rimangono:
la fede, la speranza e la carità.
Ma di tutte, più grande è la carità”Ed è quest’ultimo, il dono che ha lasciato nostra madre, la sua grande eredità.
L’amore infinito riversato nella scelta di essere moglie e madre.
A lei vogliamo dedicare questo saluto:
MADRECi hai amato
Ancor prima di venire al mondo
Ci hai abbracciato
Prima ancora che potessimo dire: ti voglio bene
Ci hai protetto
Quando ancora non sapevamo cosa fosse il pericolo
Ci hai lasciati andare
Perché potessimo crescere,
anche se rischioso era il nostro cammino
MADRECi eri vicino, presente e discreta
E seminavi in noi quelle tue gentili parole
Sapevi essere lì
con la tua semplicità, senza chiedere nulla
Eri con tuo figlio quel lungo mattino
e con lui portavi un dolore infinito
che da solo non avrebbe sopportato
Poi, con gli anni
Abbracciavi la croce che la vita e l’amore ti avevano dato
e la portavi con pazienza infinita
Ci insegnavi il dolore e come affrontarlo
E ancora una volta, nell’ultimo istante
Ci hai dato l’esempio di come affrontare,
con tutta la vita, con tutto il dolore,
quest’ultimo passo tra il buio e la luce
Grazie mammaGaetano,
Mauro, Marco, Alessandra, Carlo, Enrichetta, Clara, Giorgia