I VOLONTARI DEL RIFUGIO SPERANZA ESASPERATI DALLA SITUAZIONE DEL CANILE SCRIVONO A “STRISCIA LA NOTIZIA”
Questa storia del canile sembra non avere fine, gli animi dei volontari sono esasperati, anche in considerazione dell’inverno che è alle porte, sono state provate tutte le strade, se lo staff di Antonio Ricci prende in considerazione l’appello, forse c’è soluzione anche se si poteva risolvere con un po’ di buon senso, questo è il testo della lettera:
"Ciao Striscia questa è la seconda volta che ti contatto, sempre per il “Rifugio Speranza” di Tuscania, che ospita i cani del comune e dove noi svolgiamo la nostra opera di volontariato 5 ore al giorno, inverno ed estate a titolo completamente gratuito.
Ora con l'avvicinarsi dell'inverno la situazione è diventata catastrofica, c'è acqua e fango ovunque, le cucce sono divenute ormai fatiscenti ed urge un riparo per i nostri piccoli amici che hanno avuto la sfortuna di non avere una casa.
Noi chiediamo al sindaco del comune di Tuscania rag. Natali Massimo: perché tutto questo ritardo nella costruzione del canile comunale? Quando nel 2008 il comune di Tuscania fu commissariato, il commissario prefettizio dott. Tarricone accantonò nelle casse comunali la cifra di 49.000 euro per la realizzazione della struttura, ed in più sono stati stanziati dalla regione altre 24.000 euro.
Il canile doveva essere consegnato nel dicembre 2009,ma a tutt'oggi non è stato fatto nulla. Però è stato realizzato un altro progetto con un ingegnere esterno, quindi spesi altri soldi. Oltretutto il progetto realizzato non è per niente pratico per noi operatori e si parla di una cifra di 150.000 euro. Un costruttore del posto si è offerto di costruire la struttura che a noi operatori sembra molto più funzionale, per la cifra di 75.000 euro…!! Esattamente la metà…!! La proposta non ha avuto dal comune nessuna risposta. Noi vogliamo sapere quali sono i motivi perché questa proposta non viene presa in considerazione.
I cittadini e i volontari si chiedono perché non risparmiare? E dove sono finiti i soldi che erano a disposizione? Ci sono troppe domande che non hanno risposta e intanto i nostri amici vivono nel fango, per non parlare poi della recinzione che ormai non c'è più, se i cani dovessero uscire non so cosa potrebbe succedere sono 60 e tutti insieme fanno branco, poi ricordiamoci che qualche anno fa a Tuscania è morta una signora di 52 anni azzannata da un randagio.
Anche per noi volontari lavorare in quelle condizioni è assurdo, noi vogliamo il canile nuovo dove i nostri animali abbiano un riparo decoroso. Io come responsabile del canile insieme a tutti i volontari chiedo il vostro intervento per mettere fine a questa vicenda vergognosa. Fiduciosa di un vostro riscontro un caloroso saluto da tutti noi e un forte BAU...BAU... da 60 musini. TERESA RITA TOSI"