TUSCANIA PARKING: UNA DURA REALTA' DA AFFRONTARE
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Stefano Mattei in
Nuovo Corriere Viterbese 22/05/2010 21:49:55
Continua a destare preoccupazioni nell'opinione pubblica la controversa vicenda della società “Tuscania Parking” che continua a pesare con tutte le sue implicazioni legali e con un debito che pesa sul già “debole” bilancio. Nell'ultimo incontro con i cittadini, il vicesindaco Staccini, incaricato a seguire direttamente la questione, sollecitato dalle domande dei tuscanesi è tornato sulla vicenda.
“E' un problema spinoso che risale al 1996- ha dichiarato Staccini- questa società era stata creata per la costruzione di alcuni parcheggi, poi ha preso in carica il cimitero. E' stata gestita male e le varie amministrazioni se la sono portata dietro. Malauguratamente chiudere con questa società ha portato all'inevitabile licenziamento del guardiano del cimitero, al quale le amministrazioni passate si erano impegnate a pagare il 50% dello stipendio, con una delibera che non è stata rispettata, questo e altro ha portato un debito di 527000 Euro e a una struttura, quella del cimitero che è sotto gli occhi di tutti per la sua inadeguatezza. Chiunque ha comprato loculi funerari conosce bene questi problemi.
La stima del danno al cimitero, commissionata dalla stessa ditta liquidatrice della Parking e eseguita dall'architetto Bortolotto di Follonica è attorno ai 250000 Euro, ma personalmente ritengo la cifra molto più alta.
Quello che possiamo fare, e stiamo facendo, è chiudere questa scellerata esperienza con il minor danno possibile per il paese”. Un peso, questo della Tuscania Parking, che è come “un macigno”, sia per il debito contratto, che per tutte le complicazioni legali e le conseguenze, come appunto il licenziamento del guardiano del cimitero, che nonostante l'incresciosa gestione della situazione è stato riconosciuto dall'opinione pubblica come un elemento molto utile.
Una questione, che ormai dura da molti anni e sulla quale ripercorrere precisamente ogni sfumatura appare estremamente complesso. anche perché sono sempre circolate “voci sospette” di implicazioni personali che comunque non hanno mai avuto dei riscontri concreti.
Stefano Mattei