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Il 29 agosto il Comune ha reso nota l'intenzione della maggioranza di far passare la spazzatrice (la foto a sx è solo indcativa) con frequenza maggiore rispetto a quella attuale. La cosa potrebbe sembrare una buona iniziativa, ma presenta alcune criticità. La prima è relativa ai costi di tale operazione. Infatti, seppure i costi della spazzatrice in relazione all'uso, ai consumi e all'usura delle componenti siano a me ignoti, andrebbero indiscutibilmente ad aumentare.
Sono stati quantificati? Si parla di un'azione congiunta con le forze di Polizia locale e si accenna a possibili sanzioni per quanti non si atterranno alla segnaletica (peraltro ancora non apposta). In altre città si procede a regolare pulizia delle strade urbane e alla rimozione delle auto che sostano in modo improprio, ma credo che qui l'azione sanzionatoria non sarebbe accompagnata dalla rimozione (non ci sono i mezzi per farla), quindi, più che di un'esigenza di pulizia, mi pare che le sanzioni potrebbero solo permettere di "fare cassa". Termine sgradevole ma efficace per rendere l'idea.
Le strade del centro storico sono lastricate con i cosiddetti sanpietrini, che tra loro hanno degli spazi stretti e profondi. Ora non vorrei riaprire l'annosa discussione su come sono stati fatti i lavori di pavimentazione del centro storico, ma le erbacce che crescono tra i "selci" e gli avvallamenti (se non i cedimenti) delle vie, parlano chiaro. Quindi, allo stato attuale, tra i sanpietrini si va ad annidare ogni ben di Dio: mozziconi di sigarette, gomme da masticare, deiezioni animali, foglie, cartacce, ferraglie, vetri, resti di animali morti, ecc.
Nessuna spazzatrice potrebbe andare a rimuoverli, ma piuttosto li spande intorno e li aiuta a penetrare qua e là nella pavimentazione. Non si può parlare di pulizia, ma di ridistribuzione del materiale nella via. Ho visto più volte passare la spazzatrice che tra l'altro solleva polvere e detriti sottili fino all'altezza delle finestre dei primi piani, e mi sono chiesto se l'impiego di filtri adeguati e di acqua non sia opportuno, ma resto ancora con questi dubbi. Prevenire è meglio che curare e quindi mi sento di suggerire che sarebbe meglio evitare che tanti animali (cosiddetti) domestici vadano in strada a fare i loro bisogni, piuttosto che far pagare alla comunità le spese per la pulizia di tanta maleducazione.
Abbiamo anche tanti piccioni che contribuiscono a sporcare i tetti, le macchine, i panni stesi ad asciugare, le strade e le finestre. Non sono un cacciatore e non invoco abbattimenti più o meno selettivi, ma credo che il problema non sia solo di Tuscania, e in giro per l'Italia esistono esempi su come il problema sia stato affrontato correttamente. Basterebbe osservare e magari copiare le soluzioni più adeguate.
La spazzatrice non caccia via i topi che (almeno nel centro storico) sono numerosi. La pulizia dei tombini e dei cassonetti dei rifiuti dovrebbe essere periodica: l'ho visto fare ovunque, ma a Tuscania questi rituali li ho visti sporadicamente e solo in prossimità di vecchie consultazioni elettorali. Perché non adottare finalmente certe abitudini degne di un paese civile? Per non essere solo critico quindi chiedo di:
- valutare costi/efficacia dell'uso della spazzatrice (almeno sui sanpietrini);
- prevedere un piano di verifica e riassetto delle vie del centro storico e fuori dalle mura; - programmare una periodica pulizia dei cassonetti dei rifiuti e dei tombini;
- studiare adeguate misure per la riduzione della presenza dei piccioni e dei topi;
- mettere in atto misure di controllo sulla corretta tenuta degli animali domestici.
E' vero che un Paese più pulito è un Paese più bello, ma bisogna che le azioni e i comportamenti facciano parte di una ampia programmazione, e non siano estemporanee iniziative slegate tra loro e che danno solo l'idea di essere sanzionatorie e repressive. I cittadini aspettano, ma aspettano le azioni risolutive!
Giuseppe Catalini