- CANILE COMUNALE, NATALI: LA REGIONE NON HA MAI REVOCATO IL FINANZIAMENTO - Succede a Tuscania 2014 - Toscanella - Il blog dei tuscanesi

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- CANILE COMUNALE, NATALI: LA REGIONE NON HA MAI REVOCATO IL FINANZIAMENTO

Pubblicato da in Blog Toscanella · 20/8/2014 17:47:39

La Regione Lazio non ha revocato alcun finanziamento –così Massimo Natali, consigliere d’opposizione ed ex sindaco di Tuscania, in risposta alle polemiche sorte dopo la pubblicazione di un post sulla pagina della lista civica Obiettivo Comune che attualmente amministra il Comune della cittadina etrusca, sul social network Facebook.  Sulla pagina di Obiettivo Comune (la lista dell’attuale sindaco Fabio Bartolacci) si legge: …  24.800,00 euro sono fondi regionali di cui c'è una comunicazione ufficiale con la quale viene revocato il finanziamento.

Quest’affermazione è falsa, spiega Natali, non esiste alcuna revoca da parte della Regione Lazio ed è quanto mai grave che un pubblico amministratore diffonda notizie false per giustificare una qualsiasi azione che si accinga a prendere la giunta di cui fa parte, in barba alle più elementari regole di trasparenza.  Un comportamento ingiustificabile che se da un lato suscita richiesta di chiarimenti, dall’altro fa apparire chiaro come ormai per evitare la costruzione del Canile Comunale si tenti ogni strada, anche quella, ripidissima, dell’arrampicata sugli specchi. L’amministrazione comunale dichiara che i fondi regionali per la costruzione del canile sono stati revocati e non è vero.

Quindi? Se non è vero non c’è nessun ostacolo alla costruzione del canile. Ma ecco che lasciata la scusa del mancato finanziamento, spunta quella del facile pietismo: i soldi utilizzati per il canile potrebbero essere utilizzati per le famiglie meno abbienti. E’ chiaro come di fronte alle necessità di una famiglia bisognosa anche l’animalista più convinto si tiri indietro, ma sfruttare il sentimento comune per abbindolare l’elettorato è un ulteriore presa in giro che si va ad unire alla balla sui finanziamenti revocati. I cani ad oggi proprietà del Comune di Tuscania vivono per metà presso il Rifugio Speranza e per metà presso altri canili presenti sul territorio provinciale. Sono proprio i cani tenuti in queste strutture fuori città a far lievitare i costi per il mantenimento.

La costruzione del canile comunale è un investimento per il futuro. Se Tuscania non avrà il suo canile sarà costretta a portare i suoi cani randagi, compresi quelli attualmente ospiti del Rifugio, fuori dai propri confini con il conseguente aumento della spesa che andrebbe quasi a raddoppiarsi rispetto quella attuale. La costruzione del canile comporterebbe invece il totale rimpatrio degli animali con l’istantaneo abbattimento delle spese.

E’ vero che la struttura ha un suo costo, ma è altrettanto vero che a fronte di una spesa costante per il mantenimento degli animali fuori Tuscania, tale costo si ammortizzerebbe in pochi anni e produrrebbe soltanto risparmio per le casse comunali e conseguentemente più denaro da spendere a favore della collettività e delle famiglie meno abbienti. Non dimentichiamoci inoltre che la precedente amministrazione ha approvato un regolamento ad hoc per il corretto possesso e la conduzione dei cani nel quale si prevedono diversi incentivi per l’adozione, tra i quali il bonus di 300,00 euro per ogni famiglia che scegliesse di adottare un animale presso il Canile Comunale e le adozioni a distanza che andrebbero a coprire le spese di mantenimento.

Gli attuali gestori del Rifugio Speranza hanno provveduto a far adottare oltre 60 animali nel solo anno passato, non mi risulta che in altre strutture si arrivi a questo numero di affidi record ed è chiaro che portare gli animali attualmente in possesso del Comune in tali strutture non garantirebbe di cero l’adozione degli animali in futuro, -conclude Natali- semmai il loro mantenimento a vita e a costi esorbitanti. Altro che risparmio!".





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