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Fonte: ecoblog.it
I Radicali Roma presentano un esposto all'Unione Europea in merito alla presenza di arsenico nelle acque in molte zone del Lazio
Acqua all'arsenico.
Un tema caldissimo, nonostante sia costantemente tenuto sotto silenzio, per molti abitanti della Regione Lazio, alcuni dei quali si sono ritrovati diversi mesi fa con la potabilità revocata persino nelle abitazioni private, dopo che per anni si è innalzato il livello di arsenico previsto a norma di legge.
Un problema che, tra promesse della giunta regionale precedente e di quella attuale, tra le continue proroghe al rientro nella legalità per i comuni fuorilegge, le accuse reciproche tra istituzioni e le recenti decisioni del sindaco di Roma Marino, che ha revocato la potabilitàper le acque dagli acquedotti ARSIAL (provenienti dal viterbese).
Persino l'OMS ha dichiarato il rischio per la salute pubblica ma nonostante questo l’ultima deroga, per alcuni comuni, è scaduta il 31/12/2012 e prevedeva un valore massimo di Arsenico pari a 20 µg/l.
Insomma, il problema arsenico nelle acque potabili è una delle tante problematiche gravi che la Regione Lazio si porta dietro da diversi anni, senza che nessuno abbia mai realmente tentato di risolvere il problema. Per questo motivo l'associazione Radicali Roma
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