Ho sessantaquattro anni, forse sono nostalgico e fuori tempo, ma ricordo giornalisti e una Stampa agguerrita contro le ingiustizie che oggi vedo raramente.
Mi chiamo Mariano Mastrolonardo, sono il padre di Francesca il cui caso ha avuto risonanza nazionale attraverso le IENE, radio Radicale e un’interrogazione alla Camera, ma tutti hanno lasciato le cose a metà.
Forse non hanno avuto fiducia nella possibilità che un sequestro di persona potesse essere diventare un motivo di sdegno nazionale e popolare. Forse credono che questa Italia debba funzionare solo in questo modo: lo strapotere di alcuni annulla i diritti umani che appartengono a tutti.
Mia figlia Francesca, sequestrata "legalmente" il 27 marzo scorso in Tuscania (VT) e isolata nella casa famiglia IL GINEPRO di Narni (Terni), contro la sua volontà e quella dei suoi genitori che non hanno perso nessuna delle prerogative di tutela verso la loro figlia Francesca.
Ho tutta la documentazione che prova ciò che ho appena detto, chiedo a voi giornalisti di svolgere un'inchiesta sulla libertà individuale nell’Italia di oggi. Cioè prendere visione attraverso la mia documentazione dei maneggi e delle violenze effettuate per metter mia figlia in quella casa famiglia alla modica cifra di €. 3.000 mensili che raddoppiano con gli accessori. La mia ragionevolezza mi dice che per una persona autonoma è un prezzo da albergo di lusso, invece si tratta di un lettino di due, in una cameretta con le sbarre alla finestra.
Vi prego di contattarmi con urgenza, sarò lieto di mostrare la documentazione che avalla le mie parole.
Vi prego di dare spazio a sentimenti di solidarietà verso una ragazza sensibilissima che porterà a vita il trauma che le hanno procurato trascinandola come un sacco nella casa famiglia IL GINEPRO di Narni.
Vetralla (VT), 12 giugno 2015 mariano mastrolonardo 3385847957