Immagine dimostrativa
Il giudice di pace ha annullato alcune multe elevate dalla polizia locale con il “famigerato” strumento elettronico mobile Scout Speed. La notizia sta circolando da qualche giorno nei luoghi di ritrovo e a quanto pare viene presa in seria considerazione dai tanti automobilisti che hanno visto notificarsi una o più multe per eccesso di velocità.
Dalle prime informazioni raccolte, dietro l’annullamento delle multe ci sono diverse motivazioni che è bene specificare, vista la delicatezza dell’argomento che da tempo disturba gli automobilisti tuscanesi e non. Le strade provinciali in cui vengono effettuate le attività di controllo della velocità sono interessate da numerose intersezioni stradali, sarebbe questo il primo motivo di annullamento, perché il segnale che avvisa gli automobilisti del limite di velocità viene interrotto quando sopraggiunge un’intersezione con un'altra strada.
“Il ricorso è stato accolto perché una norma del regolamento del codice della strada prescrive la ripetizione dei segnali dopo ogni intersezione - afferma uno degli interessati - ad esempio il segnale di limite di velocità di 50 chilometri orari deve essere ripetuto dopo un’intersezione stradale. In mancanza - spiega l’automobilista -, superata l’intersezione, resta inefficace il limite apposto prima dell’intersezione e riprende vigore il normale limite di velocità, di 90 chilometri orari, previsto per quel tipo di strada, con la conseguenza che l’automobilista non incorre in alcuna violazione, se procede in una velocità compresa tra i 50 e 90 chilometri orari”.
Quindi: “Sulla provinciale Tarquiniese è possibile percorrere un tratto di strada, sia all’andata che al ritorno transitando su alcune vie parallele, quindi il segnale che indica il limite di velocità posto prima di questi incroci non vale più”.
Un altro motivo che avrebbe spinto il giudice di pace ad annullare alcune multe riguarda l’utilizzo improprio dello Scout Speed nei tratti stradali dove non esistono problemi per l’installazione di postazioni statiche di rilevamento della velocità. Sembra infatti di capire che lo Scout Speed può essere utilizzato per la sorveglianza e la repressione delle infrazioni all’interno dei centri abitati oppure nei tratti stradali extraurbani dove non sia possibile, per motivi di sicurezza, installare postazioni fisse. Ovviamente tutto ciò rassicura gli automobilisti che transitano sulle strade in cui vige questo sistema di rilevamento della velocità.
A giorni inoltre, è attesa anche una sentenza del giudice ordinario sul contenzioso aperto da un automobilista per un infrazione rilevata da una foto che non garantirebbe il diritto alla privacy.
Fiorenzo De Stefanis
Il Movimento 5 Stelle di Tuscania specifica:
Apprendiamo dalla stampa locale (http://corrierediviterbo.corr.it/news/home/199701/Autovelox--annullate-le-multe.html) che alcune multe effettuate attraverso lo Scout Speed sono state annullate dal giudice di pace.
Oltre alle motivazioni esposte dettagliatamente nell'articolo, ve ne sono altre legate alle modalità d'azione che come M5S stiamo approfondendo.
Questo assurdo modo di far cassa, lo avevamo criticato l'anno scorso e pochi mesi fa, in fase di approvazione di Bilancio 2015. I tuscanesi sono stanchi di pagare ingiuste patrimoniali sulla propria auto utilizzata per andare a lavoro ogni giorno.
La sicurezza stradale si persegue con altri metodi e con altri strumenti legali!
Per esempio come mai non viene posta altrettanta attenzione al rischio incidenti causato dal pessimo stato del manto stradale? Dove finiscono i soldi incassati dalle multe che vengono elevate sui tratti di strada della Tarquinese e della Tuscanese?
Eppure il Codice della strada è chiaro: il 50% dei proventi delle multe deve essere utilizzato per migliorare la sicurezza!
