Sabato 1 agosto sono uscito con un articolo circa un piccolo incidente occorso a mio nipote nelle autoscontro, domenica mattina 2 agosto sono stato contattato telefonicamente dal titolare sig. Roberto Sivieri che mi ha spiegato alcune dinamiche di quanto avvenuto, perciò ho rimosso subito l’articolo (quindi è stato online solo 24 ore).Martedì mi sono incontrato fisicamente con il sig. Roberto Sivieri, titolare dell’autoscontro, abbiamo parlato una buona mezzora ed abbiamo chiarito molte cose. Intanto il sig. Sivieri ha dato disposizione al suo tecnico di controllare il dispositivo, onde evitare altri piccoli incidenti, poi sono venuto a conoscenza attraverso una documentazione che la sua azienda ha tutte le carte in regola ed è una struttura, una delle più sicure d’Italia, lui ci tiene particolarmente a farlo sapere ai cittadini di Tuscania, una città che dopo quasi 60 anni di attività in loco, sente sua.
La ditta Sivieri opera a Tuscania, dal lontano 1953 (62 anni fa), il sig. Roberto è nato l’anno dopo, nel 1954, quindi ha vissuto la sua infanzia e la sua fanciullezza a Tuscania; a Tuscania ha molti amici acquisiti nell’arco del tempo, ma soprattutto ama questa città, tanto che spesso ha pensato di venirci a vivere.
La ditta Sivieri opera a Tuscania, dal lontano 1953 (62 anni fa), il sig. Roberto è nato l’anno dopo, nel 1954, quindi ha vissuto la sua infanzia e la sua fanciullezza a Tuscania; a Tuscania ha molti amici acquisiti nell’arco del tempo, ma soprattutto ama questa città, tanto che spesso ha pensato di venirci a vivere.Abbiamo parlato del terremoto, i Sivieri non appena appresa la notizia, si sono precipitati sul posto per portare anche il loro supporto, il padre del sig. Roberto, allora titolare, ha costruito di sua mano, il cancello in ferro del campo sportivo Maccarri, infine i giochi che sono presenti nel giardino comunale “da Venturino” sono state donate dalla ditta Sivieri.
Insomma un legame stretto con Tuscania, quasi affettivo, i Sivieri sono a Tuscania per la festa di S. Antonio, e per i SS. Martiri, non sono mai mancati.
Sono contento di aver appreso tante cose su questa azienda e mi dispiace di aver scritto ciò che ho scritto forse preso da un momento di particolare agitazione, mi dispiace di averlo fatto e chiedo scusa al sig. Roberto Sivieri. Quando si sbaglia, si deve avere il coraggio di ammettere di aver commesso l’errore, chiedere scusa non è né una sconfitta, né un’umiliazione. Auguro alla ditta altri 60 anni e più di successi.
Luigi Pica
