In questi giorni non si parla d’altro, i tuscanesi si sono ritrovati, come per incanto, una grande antenna installata nel palazzo del Banco di Brescia. I cittadini che abitano vicino a questa postazione sono preoccupati perché non conoscono niente di questa installazione, come al solito, solo il Movimento 5 Stelle si è occupato di questa problematica ricordando di aver chiesto l’anno passato un “Piano Comunale delle Antenne” e il 9 giugno ha presentato un accesso agli atti che potete vedere in fondo all’articolo. Naturalmente l’antenna di via Tarquinia non è l’unico problema del genere in quanto vi sono altre installazioni e i cittadini chiedono più chiarezza. Con la salute non si scherza. luigi pica.
Ecco il parere del M5S di Tuscania:
Ci sono arrivate diverse segnalazioni a poco più di 24 ore dall’installazione di questa grande antenna sita in Via Tarquinia. Preoccupazione per la totale mancanza di informazione e stupore per la velocità con la quale, i residenti della zona, si sono ritrovati a dover fare i conti con gli ipotetici campi elettromagnetici che questo tipi di ripetitori emanano.
Tuscania su questa materia è alquanto indietro, nonostante i nostri solleciti in commissione dell’estate scorsa a redigere un accurato “Piano Comunale delle Antenne”. Infatti, i Comuni possono pianificare la localizzazione delle antenne senza stabilire divieti generalizzati ma definendo motivatamente le aree in cui non è possibile collocare le antenne sia della telefonia che quelle radio TV. Con questo strumento, quando un Comune si trova di fronte alla domanda di installazione di una specifica antenna, la stessa può essere rigettata se incompatibile con il Piano Antenne.
È ovvio che se questi Piani non ci sono il Comune si trova a dover trattare con i gestori senza un quadro complessivo della problematica sul territorio di competenza e quindi rischia di essere costretto a dover dare via libera ad impianti che ex post si possono rilevare pericolosi per la salute dei cittadini.
Per questo motivo continueremo ad attenzionare la problematica riscontrata dai residenti della zona per verificare il rispetto dei vari obblighi normativi e nel caso richiedere costanti sopralluoghi e misure al fine di valutare l’intensità dei campi elettromagnetici, radiofrequenze e microonde generati dagli impianti delle antenne per la telefonia cellulare.
Qui sotto l'interrogazione presentata dal Movimento 5 Stelle: