*-* ARSENICO: NELLA PROVINCIA DI VITERBO, 10 COMUNI SU 60 NON SONO IN REGOLA, TRA I QUALI TUSCANIA. - Succede a Tuscania - Toscanella - 2015

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*-* ARSENICO: NELLA PROVINCIA DI VITERBO, 10 COMUNI SU 60 NON SONO IN REGOLA, TRA I QUALI TUSCANIA.

Pubblicato da in Blog Toscanella ·
L'emergenza non è ancora finita. Non ovunque, almeno. Nella Tuscia sono ancora parecchi i comuni in cui i parametri dell'arsenico non sono rientrati nella norma, almeno una decina, più altri al limite. Tuscania risulta tra quella decina, il M5S di Tuscania in un post sul social network FB ha scritto:


Con la pubblicazione http://www.asl.vt.it/Cittadino/arsenico/....  dei dati ufficiali sul sito istituzionale della Asl avvenuta con notevole ritardo, si chiarisce per la Tuscia la situazione “emergenza arsenico”. Emergenza che per il 90% dei comuni coinvolti sembra risolta ma non certo per Tuscania che, come si può vedere nell’immagine allegata, presenta ancora notevoli valori fuori norma.

Infatti come si evince dalle rilevazioni effettuate a gennaio dall’Arpa, a seguito del completamento dei dearsenificatori della cosiddetta seconda fase (concentrazioni comprese tra i 10 e i 20 mg per litro) da parte della Regione Lazio, insieme a Tuscania vi sono solamente Ronciglione, Vetralla, Bagnoregio, Civitella d’Agliano, Nepi e in minima parte Viterbo e Tarquinia.

Con questi dati, diversamente dalla maggior parte dei paesi della Provincia, a Tuscania non si potrà revocare l’ordinanza di non potabilità che vige dal 1 gennaio 2013.
Continueremo a seguire la vicenda, chiedendo chiarimenti e gli aspetti tecnici che non consentono ancora di poter bere serenamente la nostra acqua. ©M5S TUSCANIA.


Dati del comune di Tuscania

Non sappiamo (perché nessuno ci informa) quali sono le cause di questi risultati e quanto dovremo aspettare per poter avere finalmente un’ordinanza di acqua potabile, non sappiamo a chi dobbiamo rivolgerci, al comune attraverso questo sito lo abbiamo fatto più volte senza risposta.

Forse il PD locale che alla Regione Lazio ha molti santi in paradiso, si potrebbe informare e darci qualche informazione che ci possa rassicurare oppure se dobbiamo “metterci l’animo in pace” perché il problema, per il momento, è irrisolvibile. Ma anche dal fronte del PD locale, bocche cucite.

Intanto il popolo continua a “carreggiare” acqua alla fontanella oppure al supermercato. Alla fontanella non sono esposte le analisi dell’acqua che eroga, chi ci assicura che l’acqua abbia dei valori potabili? Misteri idrici in questo silenzio imbarazzante delle istituzioni.
luigi pica




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