Francesca Mastrolonardo da http://www.tusciaweb.eu
Fonte: bettirossa.com
Un articolo di Luisa Betti, giornalista professionista che esprime un punto di vista. Sotto il video della conferenza stampa dell’avvocato Mezzetti e del giornalista Ruotolo
Conosco Francesca, conosco Laura, conosco la vita tranquilla che faceva Francesca a Tuscania contornata dall’amore della madre e di tutta la comunità intorno, conosco la storia di una madre che ha accudito la figlia con disabilità da quando questa figlia l’ha messa al mondo.
Conosco la vicenda di un padre che esercita violenza psicologica nei confronti della madre usando la figlia come arma di ricatto nei suoi confronti. Conosco l’ignoranza di molti giudici e il business delle case famiglia, in cui vengono portati bambini prelevati dalle loro famiglie e dalle loro madri e portati via, anche per motivi non gravi e indimostrati.
Conosco tutto questo e anche di più, ma la storia di una ragazza di 23 anni che viene prelevata da casa sua e costretta a essere rinchiusa in una casa famiglia non la conoscevo, questo è un abuso e per questo faccio un appello diretto. Chiedo alle mie amiche avvocate che conoscono bene la materia, di aiutare questa donna che sta subendo un’ingiustizia senza pari, e chiedo che i responsabili di questa vicenda, scandalosa per un Paese come l’Italia che ha ratificato convenzioni internazionali per la protezione delle donne, siano individuati anche in ambito dello Stato che permette un abuso così abnorme.
Chiedo alle colleghe giornaliste di divulgare questo scandaloso fatto avvenuto in sordina nella provincia del viterbese perché rappresenta una pagina oscura, come già altre, di cosa può succedere nei tribunali italiani e come le donne non siano protette da una violenza che in questo caso è sia privata che pubblica. E infine chiedo alle istituzioni e alle parlamentari donne che grazie anche a noi sono in parlamento, di rappresentarci e di fare una interrogazione parlamentare su questo caso di abuso.
Qui sotto l'appassionata conferenza stampa dell'avv. Enrico Mezzetti e del Giornalista Ruotolo: