Sabato 31 gennaio alla Biblioteca della Oblate di Firenze saranno presentati al pubblico il libro e il video che celebrano il padre dell'illusionismo in Italia, il Mago Bustelli. Ospite il comico e prestigiatore Raul Cremona.
Era nato a Tuscania nel 1898, ma la maggior parte della sua vita l'aveva trascorsa a Firenze, dove risiedeva, nel quartiere delle Cure, dove aveva fondato la sua Casa Magica e dove morì, nel 1975, nella casa di riposo di via Cimabue. Ranieri Bustelli, in arte Mago Bustelli, durante la prima metà del Novecento ha girato in tournées nazionali e internazionali portando nei principali teatri la sua Rivista Magica, uno spettacolo che attingeva al genere della "rivista", molto in voga all'epoca, ma che proponeva al pubblico numeri di illusionismo, prestidigitazione, magia, accompagnati da comicità e uno spiccato umorismo, come testimonia chi quelli spettacoli vide dal vivo.
Fondatore di uno stile unico, il Mago Bustelli ha fatto scuola a tutta una generazione di artisti e maghi, Maxim, Kalò, Trevor - solo per citarne alcuni - e allo stesso mago Silvan, che lo hanno ricordato con alcune testimonianze oggi raccolte in un video a cura di Valeria E. Russo e in un libro, Il Mago dei Maghi. La vita straordinaria di Ranieri Bustelli, di Francesco Maria Mugnai, edito daFlorence Art Edizioni (in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e il Circolo Amici della Magia di Torino) che saranno presentati al pubblico sabato 31 gennaio, alle 17.30, alla Biblioteca delle Oblate di Firenze (via dell'Oriuolo, sala Conferenze, ingresso libero).
Ospite d'onore dell'evento, che vede la partecipazione di Stefania Ippoliti, responsabile area cinema FST, Carlo Bianchi e Roberto Faggi, due artisti che conobbero Bustelli, Francesco Maria Mugnai, editore dell'opera col pallino della prestigiazione e Valeria E. Russo, saggista e videomaker fiorentina, curatrice del documentario, sarà il comico e prestigiatore Raul Cremona. Un'occasione irripetibile per conoscere da vicino uno dei volti più noti e esilaranti della tv, in qualche modo depositario dell'arte della prestidigitazione che da sempre fa sognare grandi e piccini.
“Bustelli faceva un numero straordinario. Faceva apparire delle stelle filanti dalle sue mani – o dal cilindro, non ricordo bene... Queste cadevano sul palco e poi, quando le riprendeva, all'interno c'era un bambino, un neonato.” E il pubblico andava in delirio", racconta il mago Silvan, ancora estasiato.
Il libro e il video che saranno presentati al pubblico mettono in evidenza l'opera del grande mago Bustelli, come artista e aggregatore di artisti in Italia, grazie alla creazione di associazioni e club che hanno rappresentato un punto riferimento per chi svolgeva queto tipo di spettacoli, oggi ancora attive. Un lavoro certosino e reso complicato dalla quasi assoluta mancanza di riprese video che documentassero il Mago che operò in epoca pre-televisiva - essendosi ritirato dalle scene intorno al 1948 - ma che tenne un unico spettacolo a favore delle telecamere RAI proprio nell'anno della nascita della tv pubblica, nel 1954.