11/2015 - Succede a Tuscania - Toscanella - 2015

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--- LA RESA DELL’OJJO NEI VERSI DI LUCIANO LAICI (Ganassa)

Pubblicato da in Blog Toscanella ·
Ho sempre sostenuto che Luciano Laici (nell’immagine a sx in un dipinto di Luigino De Rossi) è uno dei maggiori poeti che Tuscania abbia mai avuto, la sua poesia scritta rigorosamente in tuscanese doc, racconta la campagna della Maremma, una campagna che Luciano ha vissuto e vive tuttora.

La sua puntigliosa descrizione delle abitudini della vita contadina tuscanese è una vera e propria testimonianza in versi di una vita agreste che non c’è più.

Questa poesia è dedicata all’olio e alle olive in genere, in questo momento che è tempo di raccolta, è una poesia che viene a “cecio”.

Nel 2012 ha pubblicato il volume “Croggiòlo d’oro è nell’estate ‘l grano” dove sono raccolte circa 120 poesie di vario genere, dalla vita agreste, alla vita paesana. Un volume che consiglio di tenere a casa per la sua preziosa testimonianza. Personalmente ne ho uno che Luciano mi ha voluto regalare con una dedica.

I miei complimenti a Luciano, testimone verace della tuscanesità.

Ecco la sua poesia:



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Note:
1. La festività di san Simone ricorre il 28 Ottobre.
2. Se un filare di olivi è radicato su terra fine, bianca e sabbiosa, la resa ad olio è minore dell'altro filare, che sia radicato su un terreno più corposo, altrimenti sarà uguale.

Nota: Meno le olive rendono ad olio dopo molite, più l’olio è buono, quasi privo di grassi e di acidità. L’olio di migliore qualità è quello prodotto dall’olivo selvatico, detto olivella od olivastro, che rende circa quattro chili di olio al quintale. Un litro di olio di oliva pesa chili 0,916 alla temperatura di quindici gradi centigradi.

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Luciano Laici è nato a Tuscania il 18.09.1944 da una famiglia di agricoltori. Ha quindi trascorso l'adolescenza e la prima età adulta lavorando nei campi, ove ha avuto modo di osservare sia le abitudini, le usanze, i modi di vita della gente di campagna sia i molteplici volti della natura in terra di Maremma.
Nel 1975 è stato assunto come vigile urbano messo notificatore e di conciliazione presso il Comune di Tuscania, impiego nel quale ha svolto negli anni un'attività implicante una continua, a volte delicata, dialettica con il pubblico: il contatto con il multiforme e casuale carattere dei cittadini tuscanesi ha maturato in lui una personale concezione della vita, della condizione umana e delle sue contraddizioni.
Oggi in pensione, si diletta dedicandosi alla cesteria, alla caccia, alla musica nella banda cittadina, alla realizzazione di innesti, alla lettura, alla scrittura di versi, passione che lo ha sempre accompagnato fin dalla prima gioventù: il volume descritto sopra, che raccoglie una parte delle tante poesie, rappresenta una sintesi della sua esperienza di vita.




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