''È vero, la manutenzione degli alloggi, a Tuscania, come nel resto nella provincia, registra qualche ritardo, ma gli interventi necessari sono davvero moltissimi e non sempre si riesce ad effettuarli. Di questo, ovviamente, ci scusiamo con gli assegnatari, ma di qui a dire che esistono problemi strutturali c'è una differenza enorme: chi vive negli immobili Ater di Tuscania non corre alcun pericolo e, del resto, questo è confermato dai numerosi interventi dei Vigili del Fuoco, che non hanno mai riscontrato nulla di diverso da problemi ordinari, cui si sta ponendo rimedio.
E, del resto, lo stesso sindaco, se avesse avuto notizia di situazioni di pericolo, avrebbe dovuto emettere ordinanze di sgombero, di cui, invece, non c'è traccia''.
È quanto dichiara Pierluigi Bianchi, commissario dell'Ater di Viterbo, in relazione alle polemiche sollevate da un sindacato di inquilini, in una riunione svoltasi alla presenza del sindaco di Tuscania, per la situazione del quartiere ex Gescal di Tuscania.
''A testimoniare quello che dico - sottolinea Bianchi - ci sono i numeri: nel 2017 da Tuscania abbiamo ricevuto cinque segnalazioni per interventi necessari a cornicioni e intonaci, tutti già realizzati. Il 19 e il 22 settembre ne abbiamo ricevute altre due e i nostri tecnici stanno predisponendo gli interventi. Non solo: stiamo mettendo a punto un piano di verifica per intonaci e prospetti, per realizzare subito la manutenzione necessaria. E stiamo verificando la possibilità di utilizzare fondi del Gse, per l'efficientamento, attraverso il quale intervenire sugli intonaci, proprio al quartiere ex Gescal di Tuscania''.
''Tutto questo - conclude Bianchi - dimostra la nostra massima attenzione per la situazione di quel quartiere. E, sinceramente, rimaniamo stupiti a leggere sterili polemiche sui giornali, quando il mio ufficio e quello del direttore sono aperti tutti i giorni, per cercare di risolvere i problemi.
Ci piacerebbe che gli amministratori locali mettessero altrettanto impegno, ad esempio, nella lotta alle occupazioni abusive, collaborando con l'Ater di Viterbo, che ha intrapreso un'azione forte, affinché il diritto alla casa sia garantito davvero alle fasce più deboli della popolazione e non a chi agisce con la prepotenza''.