Alcuni giorni fa, il segretariato regionale del ministero dei beni e della attività culturali e del turismo del Lazio ha aggiudicato la gara d’appalto indetta per il restauro degli affreschi della Basilica romanica di San Pietro di Tuscania.
L’impresa specializzata aggiudicataria dei lavori è il consorzio l’officina di Roma. L’officina è un consorzio costituito nel 1991 da restauratori diplomati presso l’istituto centrale per il restauro di Roma.
I soci del consorzio, oltre al titolo di restauratore di dipinti, hanno conseguito la specializzazione presso l’Icr stesso in conservazione dei manufatti lapidei, musivi e delle finiture architettoniche. Nel curriculum di questa impresa anche il delicato intervento di restauro della Tomba Francois di Vulci e degli affreschi romani di importanti siti quali ad esempio Ostia Antica, Velia, Solunto, Pompei ed Ercolano.
I lavori di restauro nella Basilica di San Pietro di Tuscania riguardano sia i dipinti murali del presbitero della navata destra “Storie dei Santi Pietro e Paolo” lato sinistro absidale che altri affreschi già staccati per motivi di sicurezza e conservati a Tuscania. L’importo dei lavori è di poco superiore ai 57.000 euro. Un’altra buona notizia per il monumento simbolo di Tuscania riguarda l’arrivo della troupe cinematografica di uno dei registi più importanti del cinema americano: Steven Spielberg.
Dopo Orson Welles, Zeffirelli, Pasolini, Liliana Cavani, nei prossimi mesi il magnifico scenario del Colle e della Basilica di San Pietro saranno riprese dal Steven Spielberg per girare il film “The kidnapping of Edgardo Mortara”, ambientato nella seconda metà del milleottocento tratto da una storia vera storia vera accaduta nel 1858 a Bologna quando la polizia dello Stato Pontificio prelevò l’ottenne Edgardo, sesto genito di una famiglia ebraica, per condurlo a Roma in quanto segretamente battezzato da una domestica, e da lì cresciuto come cattolico.